La Uil Giovani Lombardia: un cantiere per costruire assieme il futuro dei giovani
LUGLIO 2018
Agorà
La Uil Giovani Lombardia: un cantiere per costruire assieme il futuro dei giovani
di   G. Marra

 

Breve sommario: La UIL Giovani Lombardia ha il compito di farsi portavoce di determinate opportunità presenti sul territorio, ampliando così le possibilità di scelta dei giovani.

Come UIL Lombardia, il Coordinamento Giovani si è costituito attraverso un percorso che ha avuto inizio nel 2015 in occasione della “Conferenza dei Giovani Sindacalisti dei 4 Motori d’Europa”, a cui presero parte, oltre ogni aspettativa, numerosi ragazze e ragazzi dell’Organizzazione. Ad incidere enormemente nella decisione di intraprendere questa iniziativa, fu il progetto “In Treno per la Memoria 2017”, in cui i delegati del Coordinamento hanno vissuto e cercato di trasmettere in prima persona le proprie emozioni legate alla visita guidata dei campi di sterminio in Polonia. Si è trattato, in entrambi i casi, di occasioni in cui l’“essere giovani” non solo rappresentava una caratteristica in comune fra i singoli partecipanti ma un espediente su cui costruire e cementare la fiducia reciproca che si era venuta man mano a creare durante le singole giornate di lavoro passate sempre a stretto contatto l’uno agli altri. La UIL Giovani Lombardia è una proposta associativa rivolta indistintamente a tutti i giovani (dai 15 ai 35 anni), al fine di creare una rappresentanza trasversale in grado di valorizzare le competenze e le inclinazioni personali di ciascun membro e di contribuire a far emergere all’interno della UIL la sensibilità e l’attenzione per le prospettive che interessano e coinvolgono le nuove generazioni. Il Coordinamento ha inoltre l’obiettivo di rendere conoscibile il mondo del sindacato ai giovani, i quali, diversamente, avrebbero ben poche occasioni di comprendere fino in fondo le attività, del tutto fondamentali, che un’organizzazione di natura sindacale svolge nelle singole comunità del nostro Paese.

 

Gli obiettivi del Coordinamento si possono quindi riassumere nei seguenti punti:

a) intercettare i giovani con modalità innovative ed originali;

b) favorire la partecipazione e la socializzazione dei giovani in percorsi di crescita personale (coinvolgendo, in particolar modo, i cosiddetti “Neet” – dall’acronimo inglese “Not in Education, Employment or Training”, ovvero coloro i quali, al momento, non risultano impegnati né in un percorso di formazione, né in alcun tipo di lavoro);

c) sostenere e promuovere la creatività e la professionalità dei giovani favorendo lo sviluppo di talenti e abilità;

d) incentivare l’impegno nel sociale promuovendo la cultura dell’inclusione e i valori dell’intergenerazionalità e della multiculturalità.

 

Durante il XVII Congresso Nazionale tenutosi a Roma nei giorni 21, 22 e 23 giugno, in molti hanno visitato il nostro stand. La maggior parte degli interessati rappresentavano i vari livelli e le varie articolazioni che contraddistinguono l’Organizzazione, altri invece, erano dei “semplici” curiosi. Ad ognuno abbiamo illustrato le nostre iniziative, passate e presenti, tramite una serie di fotostimoli disposti su quasi tutte le pareti; di rimando, abbiamo ricevuto proposte molto interessanti su cui costruire nuovi ed importanti network necessari a dare vita ad ulteriori progetti di inclusione e formazione. Recentemente, vi è stato il coinvolgimento nel gruppo del Coordinamento di alcuni studenti provenienti da due delle migliori università di Milano. È nata così l’ambizione di interfacciarsi direttamente con gli iscritti di tutti gli atenei presenti sul territorio (tramite banchetti informativi e/o seminari in cui discutere in maniera critica di temi e questioni sensibili) con l’unico scopo di fare sana ed utile informazione. Crediamo che “il primo passo” verso la tutela sia rendere partecipe chi ne ha bisogno dei limiti e delle possibilità del caso. Sono infatti davvero in molti gli studenti lavoratori che, per esigenze economiche e/o di altra natura, si “adattano” a forme di contrattazione che non rispecchiano assolutamente la prestazione in questione.

Altri, pur di conservare il proprio lavoro, accettano tacitamente soprusi ed ingiustizie di ogni tipo. Gli studenti lavoratori dovrebbero invece essere incentivati e incoraggiati, non avviliti e sminuiti. Soprattutto considerando che, in quasi tutti i casi, si tratta di una mansione che occupa totalmente il loro tempo libero dallo studio. Indispensabile, si è rivelata la collaborazione con due giovani studentesse dell’Università Milano-Bicocca, frequentanti entrambe l’ultimo anno del Corso di Laurea Magistrale in Sociologia, in occasione del progetto “In Treno Per la Memoria 2018”. Il loro contributo professionale ha infatti permesso al Coordinamento di organizzare e gestire un’indagine sugli esiti dell’intero viaggio, raccogliendo e analizzando i pareri di alcuni studenti delle scuole superiori che si sono dimostrati fin da subito disponibili per una collaborazione. Tramite l’interazione e l’approccio diretto, la maggior parte degli intervistati, ha ammesso senza remore di aver compreso ed apprezzato non solo il valore dell’esperienza ma anche il contributo tangibile dei sindacati. Per l’occasione, la UIL Giovani Lombardia, ha creato l’hashtag #IoSonoMemoria: utilizzando i principali social-network è possibile leggere, condividere e commentare come alcuni studenti hanno descritto le proprie emozioni legate al viaggio. Oggi più che mai abbiamo il dovere di ascoltare chi percepisce di non avere un futuro concreto e, nondimeno, l’obbligo di coinvolgere le nuove generazioni nella costruzione, mattone dopo mattone, della società di cui saranno i protagonisti. A tal fine risulta indispensabile potersi affidare ad Organizzazioni come la UIL, la quale costituisce da sempre delle solide fondamenta, in fatto di valori ed esperienza, per il nostro Paese.

 

 

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