Rinnovo CCNL credito: finalmente si entra nel vivo della trattativa
NOVEMBRE 2019
Sindacale
Rinnovo CCNL credito: finalmente si entra nel vivo della trattativa
di   Massimo Masi

 

L’ultimo confronto del giorno 6 novembre in Abi è stato considerato dalle Organizzazioni Sindacali positivo per consentire la prosecuzione delle trattative e per trovare soluzioni a favore dei 288 mila dipendenti del settore. Durante l’ultimo incontro le Organizzazioni Sindacali unitariamente hanno respinto l’impostazione proposta dall’Abi nel documento presentato nell’incontro precedente, ribadendo la centralità della Piattaforma Sindacale, della quale sono state sollecitate risposte per quanto riguarda la parte economica (200 euro medi di aumento richiesti e il ripristino del calcolo del Tfr), l’area contrattuale, il capitolo delle tutele (reintegra per i licenziamenti illegittimi e norme a difesa del lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto per quelli colpiti da procedimenti penali a seguito di scandali bancari), l’eliminazione della riduzione del salario d’ingresso per i giovani neo assunti. In quest’ambito è stata respinta la proposta dell’Abi sulla revisione dei livelli degli inquadramenti e sugli scatti di anzianità, che comporta una grave perdita economica per le lavoratrici e i lavoratori, specialmente per i più giovani. Durante l’incontro la parte datoriale ha declinato alcune aperture in merito al tema delle tutele, riguardo l’eliminazione della riduzione del salario di ingresso per i neo assunti e ha proposto un aumento contrattuale di 135 euro, confermando però l’assetto dell’ultimo incontro in merito agli Inquadramenti. Un accordo su questo tema resta quindi molto difficile se la posizione dell’Abi resta immutata. Allo stesso tempo l’Abi ha sostenuto la validità dell’attuale rapporto tra contrattazione di primo e di secondo livello e dell’assetto dell’area contrattuale, dando comunque disponibilità a trovare soluzioni migliorative. Come Uilca abbiamo colto un’apertura da parte dell’Abi, che per la prima volta ha dimostrato di voler entrare nel merito dei temi proposti nella piattaforma. Valutiamo le risposte forniteci dalla controparte una buona base per iniziare la trattativa, motivo per cui unitariamente con le altre Organizzazioni Sindacali abbiamo valutato che il negoziato può continuare, pur non nascondendo che mancano ancora risposte su elementi qualificanti della nostra piattaforma”. Naturalmente la proposta economica formulata da Abi è ancora lontana dalle nostre aspettative. Manca, per giunta, ogni riferimento al ripristino del calcolo del TFR.

La Uilca da tempo ribadisce di voler porre le problematiche di quelle lavoratrici e quei lavoratori che hanno difeso le banche anche di fronte a scandali ed errori causati dai management bancari, perché è indispensabile pensare a chi si è trovato davanti alla Magistratura in cause, per comportamenti di manager poi assolti. In termini generali la Uilca considera fondamentale l’aspetto sociale proposto nella piattaforma, dato il ruolo centrale che il settore bancario e le lavoratrici e i lavoratori dello stesso rivestono nell’economia del Paese, per sostenere famiglie e imprese, e, di conseguenza, nel mondo del lavoro. In tale ambito nella stesura della piattaforma e nel confronto con l’Abi, la Uilca sottolinea da sempre la necessità di porre al centro le persone, come individui e come lavoratori, dando concretezza a implementare le soluzioni già presenti nel Contratto Nazionale del credito in tema di permessi e aspettative, comporto di malattia, diritti civili e sociali per l’inclusività, costituendo una Commissione Nazionale sulle politiche di inclusione. In merito agli aspetti legati alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro e del benessere lavorativo, in cui rientrano anche le proposte innovative sulla disconnessione, diventa importante inserire nel Contratto Nazionale quanto previsto nell’accordo sulle Politiche Commerciali e l’Organizzazione del Lavoro firmato con l’Abi nel febbraio 2017. Una intesa che pone quale obiettivo soluzioni per azioni commerciali improntate allo sviluppo sostenibile, che garantiscano la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori bancari, il rispetto della clientela e il recupero di un rapporto di fiducia tra cittadini e banche, quali soggetti sociali al servizio delle comunità e dei territori di riferimento. Tutti questi temi per la Uilca al momento non sono presenti in dettaglio nelle proposte dell’Abi e devono essere quindi affrontati in modo concreto, insieme ad aspetti legati al mantenimento e al rafforzamento dell’area contrattuale, con il riconoscimento di tutte le attività legate alla filiera del credito, in particolare rispetto alle cessioni di ramo d’azienda, e alla previsione di precise norme di raccordo tra i due livelli di contrattazione, che evitino eventuali deroghe al Contratto Nazionale. Insomma, “salario ma non solo” come enunciato durante il 6° Congresso Uilca del giugno 2018. I prossimi incontri sono stati fissati per i giorni 26 e 28 novembre.

 

 

*Segretario Generale Uilca

 

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