Abbiamo ascoltato oggi, dalla voce del Presidente Inail, Franco Bettoni, l'illustrazione dei dati sull'andamento degli infortuni e delle malattie professionali relativi al 2020.
Continuiamo ad indignarci per i numeri relativi agli infortuni mortali registrati: 1538 donne e uomini deceduti sul lavoro o per il lavoro, con un incremento del 27,6% rispetto ai 1205 del 2019, certo anche per i decessi causati dal Covid.
Dobbiamo valutare positivamente, però, molti degli obiettivi futuri dell'Istituto tra cui due sono anche per noi prioritari. Innanzitutto, la decisione di lavorare per una progressiva diminuzione fino ad arrivare, nel tempo, alla completa abolizione della franchigia ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno subito un infortunio sul lavoro e che attualmente non hanno diritto ad alcuna indennità se l' invalidità è inferiore al 6%.
Altro obiettivo è quello di estendere la tutela assicurativa agli oltre 3 milioni di lavoratori e lavoratrici che non ne hanno ancora alcun diritto.
Il fondamentale lavoro dell’INAIL va supportato e stimolato per arrivare a zero morti sul lavoro e per ampliare le tutele di tutti e tutte.