Il Sindacato che rimette in movimento il Paese
NOVEMBRE 2019
Sindacale
Il Sindacato che rimette in movimento il Paese
di   Claudio Tarlazzi

 

Non lascia dubbi di interpretazione lo slogan “Rimettiamo in movimento il Paese”, con cui si è intitolata la piattaforma unitaria che Uiltrasporti con Filt Cgil e Fit Cisl, ha presentato al nuovo Governo. Una piattaforma che intende nei suoi contenuti ed indirizzi far rilanciare il settore strategico dei trasporti, che sconta il lungo permanere di incertezze, inefficienze e scollamenti che rischiano di far paralizzare l’intero sistema, a danno dei cittadini e dei lavoratori. Essa è un documento di sintesi politica nato dalla consapevolezza che non è più possibile procedere per tentativi a spizzichi e bocconi: il Paese ha estremo bisogno di una pianificazione normativa, finanziaria e progettuale dei trasporti, dei servizi collegati e delle infrastrutture che sia organica e interconnessa. Ha bisogno di scheletro solido su cui appoggiare lo sviluppo economico e sociale di tutti i territori e di tutte le persone, a partire dal Mezzogiorno che sta attraversando una gravissima crisi. Ha bisogno di un cambio radicale di visione, che smetta di guardarlo come possibilità di far cassa tagliando a destra e a manca, e che invece ne valorizzi tutti gli aspetti per stimolare la mobilità di persone, merci e imprese. Dopo ampio confronto interno, abbiamo come prima azione indetto un grande sciopero generale dei trasporti, svolto il 24 e il 26 luglio scorsi, che ha dimostrato prima ancora di incontrare i politici, l’ampia condivisione dei lavoratori, dando prova che il sindacato non è una vox clamantis in deserto (voce di uno che grida nel deserto ndr), ma che è interprete dei problemi veri delle persone e del Paese più in generale. “Rimettiamo in movimento il Paese” non si limita all’analisi, ma delinea le proposte unitarie dei Sindacati Confederali dei Trasporti, su cui avviare con chi è al governo, un percorso di confronto scevro da populismi e demagogiche strumentalizzazioni elettoralistiche. Che sia chiaro: le nostre organizzazioni non intendono subire passivamente decisioni prese da altri sulla pelle dei lavoratori, ma vogliamo essere protagonisti insieme ai lavoratori di un vero cambiamento che porti ad una società più equa, giusta e libera.  Ciò significa che vogliamo partecipare alle decisioni che riguardano i nostri iscritti. Il nostro obiettivo di breve termine è di aprire una interlocuzione con il Governo, che punti a rimuovere inefficienze e ostacoli, che stanno impedendo ai trasporti di svolgere il loro ruolo naturale di traino del Paese, consapevoli che “Quando il settore del trasporto funziona, l’intero Paese si muove e va avanti”, come già si diceva negli anni del boom economico.

Con questo spirito comune, come Segretari Generali, Malorgio, Pellecchia, Tarlazzi, abbiamo incontrato la Ministra Paola De Micheli, alla quale abbiamo rappresentato le priorità della nostra piattaforma. Tra queste abbiamo anche rimarcato le più urgenti, quelle cioè che necessitano di misure immediate a partire dalla legge di bilancio, quali: - il recupero dei 58 milioni per le malattie, tagliati dai precedenti governi per far cassa; - l’estensione nei porti delle risorse per consentire anche ai lavoratori art. 16 e 18 e delle AdSP il pensionamento anticipato, come per i lavoratori ex art.17; - una incisiva gestione del negoziato in corso con l’UE sulla tassazione di concessioni e canoni demaniali, per il suo ritiro. Siamo convinti che questa partita non sia una questione di contabilità, ma di privatizzazione dei porti, a cui siamo decisamente contrari; - un sostegno legislativo alla contrattazione per il rinnovo del CCNL Autostrade, riguardo la clausola sociale, necessaria a tutelare e salvaguardare i lavoratori delle concessioni che stanno andando a gara; - il finanziamento del Fondo del Trasporto Aereo di ammortizzazione sociale, e il varo di una legge di sostegno che estenda a tutto il settore il CCNL del trasporto Aereo, analogamente a quanto già fatto per i porti. Al momento, le prospettive di sviluppo del confronto non appaiono negative, e fanno intravedere la possibilità concreta di sviluppare un rapido processo pragmatico, che potrebbe evitarci di ricorrere alla mobilitazione di segmenti o dell’intero settore. Intanto la Ministra De Micheli ha accolto la nostra richiesta di articolare tutta la discussione in 4 tavoli specifici, e dopo due incontri preliminari tra la Ministra e noi Segretari Generali, ora si prosegue con i tavoli tecnici: Logistica, Mare e Porti, Trasporto Aereo, Mobilità, che lavoreranno sui punti della nostra piattaforma. Siamo pronti a discutere, a confrontarci, se possibile a concordare, ma siamo anche consapevoli che il tempo a disposizione è ormai ridotto al lumicino e se il Paese con la politica e tutti i suoi corpi intermedi non sarà in grado di rimettersi in carreggiata, il mondo lo travolgerà e con esso tutti noi. È contro questa eventualità che stiamo lottando come Sindacato, ed abbiamo tutte le carte in regola per poter vincere questa battaglia. 

 

 

* Segretario Generale Uiltrasporti

 

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