Antonio FOCCILLO: comunicato Stampa del 09/04/2015
VOGLIAMO E DOBBIAMO RAGIONARE, PARTECIPARE E CONVINCERE CON LE NOSTRE IDEE
VOGLIAMO E DOBBIAMO RAGIONARE, PARTECIPARE E CONVINCERE CON LE NOSTRE IDEE
09/04/2015  | Pubblico_Impiego.  

 

 

Questo mese di marzo ha molte date significative, a partire dalle elezioni delle RSU nel Pubblico Impiego che sono avvenute dal 3 al 5 marzo, per continuare con la commemorazione dei sessantacinque anni della UIL, alla ricorrenza dell’8 marzo di cui parleremo abbondantemente con vari articoli dedicati.
 
 
Tutto ciò ci porta a considerare i grandissimi sacrifici di uomini e donne che hanno realizzato in questo paese un livello di democrazia, partecipazione, tutele e diritti garantiti per i cittadini e per i lavoratori e com’è oscuro affrontare il futuro senza tenerne conto e senza seguire il loro esempio in un momento, in cui il governo e la sua leadership mette tutto in discussione, decide tutto unilateralmente, modificando profondamente le istituzioni e le tutele delle persone e contemporaneamente limita anche il diritto alla partecipazione ed al confronto.
 
 
Il nostro paese ha avuto la fortuna di avere uomini e donne che hanno lottato con grande eroismo, in alcuni momenti hanno subito il carcere e si sono battuti per affermare le loro idee, per rendere il popolo italiano libero, per trasmetterci quei grandi valori e quei grandi ideali di libertà e giustizia di cui erano portatori. È stato un grandissimo patrimonio donato al popolo italiano. A quegli uomini e a quelle donne, che sono stati, per tanti di noi, maestri di vita e che ci hanno trasmesso la voglia di militare nelle organizzazioni sindacali, nei partiti, per rafforzare la partecipazione democratica, dobbiamo tanta riconoscenza. Il nostro Paese, grazie a loro è pluralista, democratico, civile, ricco di cultura e benessere. Oggi che la democrazia è viva e conquistata per continuare ad essere tale c’è bisogno sempre più di dialogo e di confronto, per permettere ad ogni soggetto di partecipare, di emanciparsi e di essere protagonista. Inoltre, nel cercare di mantener una certa continuità fra l’azione quotidiana e i valori di coesione e di solidarietà fra le persone, è necessario trovare, dallo studente al lavoratore, dal professionista all’intellettuale una motivazione per sperare in un futuro migliore. Da dove partire? A mio modesto parere, bisogna iniziare dal rileggere la Costituzione. Essa è l’essenza del convivere unitario della comunità. Essa, trasmette i valori ai nostri figli, dà un senso all’essere cittadini italiani. Ogni articolo della Costituzione rappresenta la coesione di un popolo e testimonia i principi che fanno forte una nazione ed orgoglioso il popolo di viverci: dall’art. 1, che riconduce il fondamento della nostra Repubblica al lavoro, ai successivi che riconoscono alla persona il diritto di...