Dall´Inps la conferma: con Pil da zero virgola e sgravi contributivi tagliati, a gennaio, non era inaspettato il calo di tutte le assunzioni. Nessuno può gioire di questo, ma occorre che la Politica e il Governo indichino strade realistiche e non tampone rispetto alla bassa occupazione.
Finché il tempo indeterminato aveva un costo pari a 'zero' in termini di contributi, le aziende hanno assunto, oggi che il costo è risalito si assiste alla frenata. Il tutto fa il paio anche con l'impennata di voucher venduti nel 2015 e che continua a registrare alti numeri, anche nel primo mese di quest'anno. Si assume, dunque, se c'è convenienza in termini di costi. E' chiaro che servono politiche che incentivino le assunzioni in termini di costi, ma il Paese spenderebbe di meno se la politica orientasse le sue strategie verso la crescita a cominciare dalla riduzione del carico fiscale sul lavoro, da investimenti pubblici in opere infrastrutturali, dalla valorizzazione del contratto di apprendistato e dal miglioramento delle regole e dei controlli per i voucher.
Roma, 16 marzo 2016