(redazionale) Roma, 22 dicembre 2025 - Dal decreto flussi alla riforma dello ius sanguinis, dalle nuove regole europee sull’asilo alle pronunce delle Corti su CPR e soccorso in mare. Il biennio 2025–2026 segna una fase di consolidamento delle politiche migratorie e di transizione verso il nuovo Patto UE, con l’immigrazione sempre più centrale per lavoro, demografia e coesione sociale. Il biennio 2025–2026 rappresenta una fase cruciale per le politiche migratorie italiane ed europee. Dopo anni segnati da interventi emergenziali, il quadro normativo entra in una fase di consolidamento e di transizione verso il nuovo assetto europeo in materia di migrazione e asilo. L’Italia si muove lungo tre direttrici principali: la programmazione dei flussi di lavoro, il rafforzamento della gestione delle frontiere e la ridefinizione dei criteri di accesso alla cittadinanza e alla protezione internazionale.
Flussi di lavoro e migrazione legale - Uno dei passaggi più rilevanti del 2025 riguarda la programmazione degli ingressi per lavoro. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato, in esame preliminare, il decreto flussi per il triennio 2026–2028, che prevede complessivamente....



