“Qualsiasi tentativo di appropriazione dei frutti contrattuali verso forme di mercato spesso prive di una governance trasparente è inaccettabile e contrasta con un modello consolidato ed efficiente in vigore da trent’anni”.
È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo, in merito alle indiscrezioni giornalistiche sul pacchetto di emendamenti definitivo alla Legge di Bilancio che prevederebbe la possibilità di trasferire il contributo datoriale, frutto della contrattazione, ai fondi pensione aperti.
“Nel suddetto emendamento sono presenti altre novità interessanti, che recepiscono alcune indicazioni della COVIP e delle best practice promosse dai fondi pensione negoziali, condivisibili nel contenuto, ma certamente non nel metodo. La previdenza complementare è un pilastro fondamentale del sistema di welfare contrattuale e della retribuzione dei lavoratori che deve continuare a rimanere uno strumento costruito e governato dalle parti sociali. Inoltre - ha aggiunto Biondo - riteniamo che la profonda crisi demografica del Paese e le sfide della transizione industriale debbano essere affrontate attraverso un ragionamento ampio e strutturale con le parti sindacali. Le ”toppe“, i bonus e le fughe in avanti perpetuano una visione di corto respiro inadeguata per gli scenari attuali. Anche per queste ragioni - ha concluso Biondo - continuiamo a chiedere al Governo una sede di confronto per una riforma previdenziale che tuteli le lavoratrici e i lavoratori”.
Roma, 12 dicembre 2025



