“I dati Inail sulle denunce di infortunio, le malattie professionali e gli incidenti mortali sul lavoro restano drammatici. Siamo di fronte a una vera e propria strage silenziosa”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Nei primi 10 mesi del 2025 sono morte 896 persone sul lavoro. È evidente che i passi avanti fatti dal Decreto salute e sicurezza dello scorso ottobre, con il potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’assunzione di nuovi ispettori, l’introduzione del badge di cantiere o le borse di studio per i superstiti delle vittime sul lavoro, non sono sufficienti. Dinanzi a questi dati - ha aggiunto Veronese - ribadiamo le nostre richieste: il divieto dei subappalti a cascata, lo stop alle gare al massimo ribasso, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, l’istituzione di una Procura nazionale del lavoro, il patrocinio legale gratuito per le famiglie delle vittime e l’equiparazione del trattamento riservato alle vittime sul lavoro a quello previsto per le vittime di mafia, in un’ottica di equità e giustizia sociale. Queste - ha concluso Veronese - sono tutte misure altrettanto necessarie che sottoporremo al Governo per continuare la nostra battaglia per ”Zero morti sul lavoro“ .
Roma, 4 dicembre 2025



