“L’accordo sull’ex Ilva di Taranto presenta criticità significative. Molte questioni importanti restano ancora irrisolte e vanno affrontate al più presto, sin dai prossimi incontri”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, che lo scorso 12 agosto ha partecipato all’incontro organizzato dal Mimit sulla vertenza.
“Rimane aperta la possibilità di frammentare lo stabilimento, mettendo a rischio l’unitarietà industriale e la posizione strategica dell’Italia nella siderurgia. Il ruolo dello Stato - ha proseguito Buonomo - appare insufficiente: non è garantita una partecipazione pubblica stabile e qualificata, necessaria per orientare le scelte verso lavoro, ambiente e sviluppo territoriale. Manca, inoltre, un progetto chiaro per energia e approvvigionamenti, indispensabile per rendere concreta la decarbonizzazione, e non esiste un vero piano industriale con obiettivi produttivi, investimenti tecnologici e rilancio dell’indotto. Per rendere l’accordo efficace e sostenibile - ha sottolineato la sindacalista della Uil - servono tempi certi per tutte le fasi della transizione, la realizzazione del polo DRI a Taranto, la piena tutela occupazionale e piani di formazione adeguati, la partecipazione pubblica duratura nella governance e nel capitale, un piano industriale dettagliato e impegni su sanità, ambiente, infrastrutture e sviluppo economico locale. Ci aspettiamo che il prossimo confronto dia risposte concrete ai lavoratori e alle lavoratrici che - ha concluso Buonomo - da decenni continuano a presidiare la fabbrica nonostante le promesse disattese, per garantire futuro a un’intera comunità”
Roma, 14 agosto 2025