LAVORO  - Ivana VERONESE
Veronese e Longobardi: “L’innovazione digitale non può sostituire la relazione umana”
“Bene la piattaforma Appli, ma necessario confronto”
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25/07/2025  Sindacato.  

“In merito alla presentazione dell’assistente virtuale ”Appli“, promosso dal Ministero del Lavoro e rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi formativi (NEET), la UIL e la UIL FPL esprimono attenzione per l’innovazione proposta, ma anche alcune riserve che ritengono doveroso evidenziare”.

È quanto hanno dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, e la segretaria generale della Uil Fpl, Rita Longobardi.

“Siamo consapevoli che le nuove tecnologie, inclusa l’intelligenza artificiale, possano offrire strumenti utili a migliorare l’accesso ai servizi, semplificare alcune procedure e avvicinare i giovani al mondo del lavoro in forme nuove. Tuttavia - hanno precisato le due sindacaliste - riteniamo fondamentale sottolineare che nessuna tecnologia può sostituire la relazione umana nei percorsi di orientamento, formazione e accompagnamento psicologico. I giovani Neet, spesso in condizioni di vulnerabilità e disorientamento, hanno bisogno di essere accolti, ascoltati e supportati da professionisti in carne e ossa, in grado di interpretare i bisogni profondi, costruire un rapporto di fiducia e orientare realmente verso un progetto di vita e di lavoro. Il supporto psicologico, la motivazione e l’empatia non possono essere affidati esclusivamente a una chatbot, per quanto evoluta. Siamo favorevoli all’uso intelligente della tecnologia - hanno sottolineato Veronese e Longobardi - ma crediamo fermamente che strumenti come Appli debbano integrare, e non sostituire, il lavoro degli operatori pubblici, degli psicologi, degli orientatori professionali e delle figure educative coinvolte nei percorsi rivolti ai Neet. Non si può affrontare il disagio giovanile affidandosi a un algoritmo. Serve una rete reale di relazioni e servizi, fatta di persone qualificate e presenti sul territorio. Ancora una volta - hanno aggiunto Veronese e Longobardi - si è proceduto senza alcun confronto sindacale, né con i lavoratori né con le organizzazioni che rappresentano le professionalità coinvolte. Chiediamo l’apertura immediata di un tavolo di confronto per discutere contenuti, obiettivi e limiti di questo progetto. L’innovazione - hanno concluso le due dirigenti sindacali - deve essere partecipata, trasparente e costruita insieme a chi lavora ogni giorno per garantire l’inclusione sociale e lavorativa dei giovani.”

Roma, 25 luglio 2025