“Da oggi, l’umanità ha esaurito tutte le risorse naturali che il Pianeta è in grado di rigenerare in un anno, accumulando un debito ambientale che pesa sul futuro di tutti e, in particolare, su quello delle giovani generazioni. La risposta non può e non deve essere esclusivamente ambientale, ma anche sociale, equa e fondata su un lavoro di qualità”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, in occasione dell’Earth Overshoot Day.
“Una transizione giusta deve generare nuove opportunità occupazionali, stabili e dignitose, promuovendo l’innovazione, la formazione continua e la valorizzazione delle competenze. Occorre superare il modello economico lineare, basato sullo sfruttamento intensivo delle risorse e su una crescita fine a sé stessa, per costruire un modello circolare e rigenerativo, che misuri il benessere con nuovi indicatori: salute, qualità della vita, diritti, inclusione e tutela della biodiversità. A tal fine - ha proseguito Buonomo - è cruciale il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, delle parti sociali e dei territori. Sono loro, infatti, a conoscere da vicino i processi produttivi e i bisogni concreti delle comunità”.
“Siamo pronti a fare la nostra parte, in ogni sede, per tenere insieme ambiente, lavoro e giustizia sociale. Perché la sostenibilità - ha concluso Buonomo - non è un privilegio per pochi, ma un diritto per tutte e tutti”.
Roma, 24 luglio 2025