“Un altro servitore dello Stato che ci lascia. Un gesto estremo compiuto da un giovane carabiniere, ieri, a Campobasso, che scuote le nostre coscienze. Non possiamo più limitarci al cordoglio, non possiamo continuare a considerare questi drammi come episodi isolati. Siamo di fronte a un fenomeno che richiede un intervento immediato, strutturato e condiviso”.
È quanto ha dichiarato il responsabile del Dipartimento di difesa e sicurezza della Uil, Benedetto Attili.
“Le donne e gli uomini in divisa garantiscono ogni giorno la sicurezza di tutti noi. Ci sono situazioni di forte stress, isolamento, disagio diffuso che non possono essere ignorate. Occorre dare risposte concrete. Ecco perché - ha sottolineato Attili - servono sportelli psicologici territoriali, un piano nazionale per la prevenzione del disagio psicologico nelle forze dell’ordine, la formazione per gli operatori e per la catena gerarchica, strumenti di monitoraggio costante delle condizioni di lavoro”.
“Accanto all’emergenza psicologica - ha proseguito il sindacalista della Uil - c’è un tema che riguarda la dignità professionale.
Il personale del comparto sicurezza lavora con turni massacranti, responsabilità crescenti e rischi continui. Ma tutto questo avviene con un contratto ormai scaduto, di cui chiediamo il rinnovo immediato, e con retribuzioni inadeguate e tutele insufficienti. È una questione di dignità, di riconoscimento, di giustizia. È tempo di scelte vere, di atti concreti. Lo dobbiamo a chi non c’è più - ha concluso Attili - lo dobbiamo a chi, ogni giorno, continua a servire lo Stato con dedizione e silenzio“.
Roma, 21 luglio 2025
