AMBIENTE  - Vera BUONOMO
Buonomo: “Non può esserci transizione ecologica senza transizione sociale”
“Bene le misure della Commissione, ma necessarie scelte a tutela lavoro”
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02/07/2025  Sindacato.  

“La Commissione europea ha approvato una serie di misure volte ad accelerare il percorso verso gli obiettivi ambientali al 2040. È un passo nella giusta direzione, che conferma quanto sia urgente e necessario affrontare la crisi climatica con serietà e determinazione. Tuttavia, ribadiamo che non può esserci vera transizione ecologica senza una solida transizione sociale”.

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.

“Ridurre del 90% le emissioni nette entro il 2040 è una sfida epocale, ma continuare a inseguire gli obiettivi, senza una pianificazione economica e sociale coerente ha già dimostrato i suoi limiti. In Italia e in Europa - ha sottolineato Buonomo - l’assenza di visione e investimenti mirati ha prodotto crisi industriali profonde, come nel caso dell’automotive. Il nuovo Green Deal europeo non prevede risorse aggiuntive dedicate, ma punta a ”ricalibrare“ strumenti esistenti, come il Recovery and Resilience Facility e i fondi della politica di coesione. Questo significa che non esistono a oggi finanziamenti certi e vincolati al raggiungimento degli obiettivi 2040, né meccanismi che garantiscano una giusta distribuzione degli oneri e dei benefici della transizione. Non possiamo dimenticarci - ha precisato la sindacalista della Uil - degli oltre 12 milioni di lavoratrici e lavoratori in Europa, che operano in settori direttamente esposti alla transizione. Parliamo di manifattura, edilizia, energia, trasporti. Di fronte a queste cifre, è inaccettabile che manchi una programmazione condivisa e trasparente sul futuro occupazionale.

La retorica dei “green jobs” rischia di essere fuorviante se non si accompagna a un vero piano per l’occupazione nella transizione. Senza investimenti mirati, formazione, politiche attive del lavoro, sostegno alle reindustrializzazioni sostenibili e protezione delle fasce più vulnerabili, il rischio è che le transizioni in atto finiscano per aumentare le diseguaglianze anziché ridurle. Serve un piano strutturato, che non lasci indietro nessuno.

La Uil - ha concluso Buonomo - continuerà a battersi affinché alle parole seguano i fatti, e affinché ogni misura green sia accompagnata da scelte concrete a tutela del lavoro e della coesione sociale“.

Roma, 2 luglio 2025