“Il decreto fiscale contiene alcune misure condivisibili, ma conferma l’assenza di una strategia strutturale. Non possiamo più accettare deroghe e condoni. È fondamentale superare la logica della decretazione d’urgenza e far sì che il nostro sistema tributario si fondi sui principi di giustizia ed equità”.
Lo ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo, in merito all’ audizione alla Commissione Finanze della Camera.
“La maxi-deduzione prevista dalla misura ”Più assumi meno paghi“, ad esempio, ha effetti limitati e, nonostante il mantenimento del vincolo sul saldo occupazionale, rischia derive elusive. Inoltre - ha aggiunto Biondo - per quanto valutiamo positivamente l’obbligo di pagamento elettronico per le spese deducibili, ricordiamo è un’eccezione in un contesto in cui prevale la logica dei condoni, che indebolisce ogni azione contro l’evasione. Apprezziamo, poi, la conferma da parte dell’UE dell’esclusione dagli aiuti di stato dei regimi fiscali per Terzo Settore e imprese sociali, ma urge una cornice normativa stabile che valorizzi il modello italiano”
“Bisogna allargare la base imponibile, ricondurre tutti i redditi, salvo quelli da tutelare, alla progressività Irpef, rafforzare il contrasto all’evasione, con l’uso integrato di banche dati e tecnologie moderne e, infine, provvedere a nuove assunzioni all’Agenzia delle Entrate. L’Irpef continua a pesare quasi esclusivamente su dipendenti e pensionati, ma non possono essere sempre e solo loro a pagare. Serve un fisco più equo e giusto che - ha concluso Biondo - non si costruisce con bonus episodici o scorciatoie. Occorre una riforma strutturale, basata su responsabilità e trasparenza”
Roma, 24 giugno 2025