CONTRATTAZIONE  - Vera BUONOMO
Buonomo: “Proposta partecipazione indebolisce contrattazione”
“Salario accessorio sostituito da azioni deriva pericolosa”
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18/06/2025  Sindacato.  

“La partecipazione non può prescindere dalla contrattazione collettiva e le azioni in sostituzione del salario sono una deriva pericolosa. Esprimiamo, quindi, forti perplessità per un modello di partecipazione con un meccanismo di ”coinvolgimento patrimoniale“ che introduce una premialità di tipo individuale, legata alla fedeltà aziendale, e non un diritto collettivo frutto di una negoziazione”.

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, in occasione dell’audizione parlamentare.

“La proposta di legge n. 2258 di modifica dell’articolo 51 del TUIR ha un’impostazione che rischia di indebolire il ruolo della contrattazione, proprio nel momento in cui sarebbe necessario rafforzarlo. Data la stagnazione salariale e la precarietà crescente - ha aggiunto Buonomo - ancora più grave è la possibilità che i premi di risultato, cioè una parte di salario accessorio, vengano sostituiti con azioni, quindi strumenti finanziari aleatori. Ciò significa scaricare il rischio d’impresa sul lavoro e aumentare l’incertezza del reddito. Le lavoratrici e i lavoratori, invece, hanno bisogno di salari stabili, tutele certe e una rappresentanza forte”

“Inoltre, nella proposta attuale - ha precisato la segretaria - l’intervento della contrattazione collettiva è previsto solo per l’eventuale innalzamento delle soglie fiscali, ma non per determinare contenuti, regole o criteri di accesso alla partecipazione, relegando il sindacato a un ruolo secondario e svuotando la rappresentanza della sua funzione centrale”.

“Chiediamo che si apra un confronto serio e partecipato, per costruire modelli di partecipazione trasparenti, inclusivi e davvero capaci di valorizzare il lavoro. La partecipazione - ha concluso Buonomo - non può essere un privilegio per pochi, né un modo per indebolire i diritti collettivi. Deve essere un’opportunità condivisa, fondata sul dialogo e sulla contrattazione”.

Roma, 18 giugno 2025