CONTRATTAZIONE  - PierPaolo BOMBARDIERI
Bombardieri: “Ok a incontro con Confindustria, ma anche sui temi da noi proposti”
“Nel pubblico impiego, il ministro Zangrillo non neghi confronto e democrazia”
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26/05/2025  Sindacato.  

“Ho risposto questa mattina alla lettera del Presidente di Confindustria: siamo disponibili a incontrarci il prossimo 26 giugno. Andremo al tavolo, però, per affrontare tutti i temi importanti e non solo quelli che propone Confindustria”.

È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, intervenendo in occasione della tappa romana della Carovana Uil sul tema “No ai lavoratori fantasma”.

“Abbiamo proposto tre argomenti, assolutamente centrali in questa fase. C’è una questione che attiene alla semplificazione contrattuale: è inaccettabile - ha sottolineato Bombardieri - che in alcuni settori, come ad esempio quello della multiservizi, vi siano 36 contratti diversi tra loro. Di conseguenza, si pone anche la questione della rappresentanza: siamo pronti a misurarci e, a tal proposito, abbiamo proposto un election day nel privato, così come già accade nel pubblico impiego, per certificare quanto pesa ciascuna organizzazione. Infine, c’è il tema del modello contrattuale che, a nostro avviso, dopo così tanti anni, non è più valido né rispondente alla rapida evoluzione che ha subito il mondo del lavoro. Non ci siamo mai sottratti al confronto con le controparti - ha precisato Bombardieri - tant’è che, domani, saremo a Bologna, all’Assemblea generale di Confindustria a ribadire queste nostre posizioni”.

Il leader della Uil, poi, ha replicato anche ad alcune recenti affermazioni del ministro Zangrillo. “Ho letto che il ministro sarebbe intenzionato ad attendere un mese e poi a concedere, con decreto, gli aumenti salariali alle lavoratrici e ai lavoratori del pubblico impiego: se pensa di essere nel giusto e ha il coraggio di farlo, lo faccia subito. Noi - ha concluso il leader della Uil - pensiamo che sia un errore agire autonomamente e negare il confronto dopo che, a seguito delle recenti elezioni delle Rsu, le lavoratrici e i lavoratori hanno dato la maggioranza proprio a quei sindacati che hanno chiesto più risorse per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego: quello del ministro sarebbe un esercizio arbitrario, significherebbe negare la democrazia”.

Roma, 26 maggio 2025