“Non è retorica: oltre ai processi, alle condanne e alla certezza della pena, serve anche abbandonare una narrazione distorta che dipinge le mafie come imbattibili. Le mafie non vincono sempre. Noi siamo convinti che valga la pena impegnarsi per la legalità”.
Lo ha affermato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, intervenendo a Pescara durante la cerimonia di premiazione del Premio Nazionale Paolo Borsellino.
“Dove il lavoro è precario, sottopagato e privo di tutele e sicurezza - ha aggiunto Buonomo - si crea terreno fertile per le mafie e per chi si nutre delle fragilità altrui. Per questo, il sindacato ha un ruolo fondamentale: denunciare ciò che non funziona e costruire soluzioni per una società più giusta. La legalità, quella per cui Falcone e Borsellino hanno dato la vita, non può esistere senza lavoro dignitoso.”
Buonomo ha anche ricordato l’impegno quotidiano della Uil con le nuove generazioni: “Accogliamo ogni anno studenti e studentesse nei percorsi Pcto, perché possano conoscere il sindacato come presidio di democrazia e legalità. E proprio ieri, a Roma, è stato inaugurato uno spazio permanente di confronto e formazione sui temi dell’illegalità economica e sociale”.
“È con gesti concreti e quotidiani, non con la retorica, che portiamo avanti l’eredità di Falcone e Borsellino. Legalità e libertà sono inseparabili: senza diritti, senza dignità, senza giustizia sociale - ha concluso Buonomo - non può esserci alcuna vera legalità”.
Roma, 23 maggio 2025