INDUSTRIA  - Vera BUONOMO
Buonomo: “Sull’indotto Sulcis non ci sono ancora le risposte attese”
“Rimettere il lavoro al centro delle scelte politiche e industriali”
Buonomo_Imagoeconomica_2089175.jpg
23/04/2025  Sindacato.  

“Il lavoro deve tornare al centro delle scelte politiche e industriali, soprattutto nei territori come il Sulcis, segnati da anni di crisi. L’incontro odierno è stato un passo importante, ma non ci sono ancora le risposte che attendono le lavoratrici e i lavoratori interessati”.

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, al termine dell’incontro tenutosi oggi al Mimit sulla vertenza relativa all’indotto Sulcis.

“Le aziende coinvolte sul territorio, Portovesme srl, Sider Alloys ed Eurallumina, sono realtà industriali di rilievo, strutturate, che rappresentano potenzialità enormi per la ripresa occupazionale e produttiva. Eppure - ha precisato Buonomo - ad oggi, non c’è ancora alcuna certezza sul futuro. Troppo poche le informazioni fornite dai soggetti istituzionali presenti.

La Regione Sardegna, rappresentata da delegati degli assessorati al lavoro e all’industria, ha parlato genericamente di attività di profilazione dei lavoratori, senza tuttavia fornire certezze sulle reali opportunità occupazionali legate ai percorsi di formazione annunciati.

Nessuna risposta - ha proseguito la sindacalista della Uil - nemmeno in merito al Just transition fund, che registra un utilizzo ancora fermo al 10%. Uno stallo inspiegabile e inaccettabile, soprattutto alla luce del fatto che la Sardegna è la regione con il reddito pro capite più basso del Paese, nonostante le sue grandi potenzialità territoriali e industriali. Per questo - ha sottolineato Buonomo - abbiamo chiesto che, già dal prossimo incontro del 29 maggio, vengano forniti i numeri esatti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nell’area di crisi complessa, insieme alla lista concreta delle realtà imprenditoriali e industriali potenzialmente interessate a rispondere all’avviso che impegna 30 milioni di euro del Fondo sociale europeo della regione Sardegna. Non possiamo più accettare il ritardo strutturale di interventi che dovrebbero essere già operativi. Il Sulcis - ha concluso Buonomo - non è un territorio per cui chiediamo assistenzialismo, ma valorizzazione, passando attraverso investimenti per occupazione di qualità, nel rispetto della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici“.

Roma, 23 aprile 2025