La Uil esprime profonda insoddisfazione sul Piano strutturale di bilancio per l'assenza di misure e risorse strutturali volte a risolvere le criticità che affliggono il Paese, tra cui la sicurezza sul lavoro, la precarietà, i salari bassi e il crescente costo della vita.
Contrariamente all'orizzonte pluriennale del Piano, gli unici investimenti illustrati sono quelli del Pnrr. Anzi, invece di aumentare le entrate, riformando il sistema fiscale in senso progressivo e redistributivo, si prospettano ulteriori tagli alla spesa pubblica, in un ritorno alle politiche di austerity.
La Uil, ancora una volta, ribadisce che la flat tax e i condoni ingiustificati penalizzano i lavoratori dipendenti e premiano chi evade. Tutto questo indebolisce la legalità e conferma un sistema iniquo in cui chi guadagna di più, paga di meno.
Bene la decisione di rendere strutturale la riduzione del cuneo fiscale, una misura che abbiamo richiesto con insistenza. Tuttavia, resta ferma la riforma sulle pensioni, un tema cruciale che non può più essere rinviato, per il quale chiediamo un confronto con il governo.
Nonostante la gravità degli infortuni e delle morti sul lavoro, il Piano ignora completamente la necessità di un potenziamento dell'Ispettorato nazionale del lavoro e di risorse per la formazione e la prevenzione. La sicurezza sul lavoro dovrebbe essere una priorità, non una questione marginale.
Non ci sono misure per affrontare la precarietà, con oltre l'80% delle assunzioni a termine, e né interventi sufficienti sui salari, che rimangono troppo bassi a fronte di un costo della vita in continua crescita.
Un Piano che, a parole, contiene tante buone intenzioni, ma che, nei fatti, non stanzia le risorse necessarie per lo sviluppo del Paese.
Roma, 3 ottobre 2024