La flessibilità e la precarietà infinita sono due concetti da tenere separati.
L'uso indiscriminato dei contratti a termine, che stiamo registrando, non si può classificare come "normale flessibilità". Va fatta una riflessione profonda sulla riduzione della precarietà e sulla necessità di riportare solo alla contrattazione le causali dei contratti a termine. Liberalizzare le causali dei contratti a termine, a prescindere dalla contrattazione e da un'azione di riduzione drastica della precarietà, porterebbe solo a un ulteriore aumento dei contratti a termine stessi.
Ci attendiamo una convocazione della Ministra del Lavoro per discutere al più presto di questi temi.
La qualità del lavoro, in termini salariali, di stabilità e di sicurezza per tutti, donne e giovani in primis, per noi sono l'obiettivo da raggiungere.
Roma, 23 gennaio 2023