Tre lavoratori caduti sul lavoro al giorno. Quasi 350 mila denunce di infortunio in occasione di lavoro e in itinere. Sono i dati pubblicati oggi dall'Inail, relativi alle denunce effettuate nei primi 8 mesi del 2021, 95 in più rispetto alla rilevazione precedente.
Sono numeri intollerabili. Sono i numeri dei 772 lavoratori e lavoratrici che, al 31 agosto 2021, hanno perso la vita mentre svolgevano il proprio lavoro: 72 lavoravano nell'edilizia, 60 nelle attività manifatturiere, 58 nel trasporto, 40 nel commercio. E poi ci sono Jagdeep, Emanuele, Leonardo, Valeriano, Giuseppe, Massimiliano, morti martedì scorso, in una sola giornata. Una qualunque, una di quelle in cui abbiamo dovuto ancora contare i morti sul lavoro.
Una vera e propria strage. Una strage che porta via uomini e donne, padri e madri, figli, italiani e stranieri. È inaccettabile.
E allora "Basta con i bla bla bla" (direbbe Greta Thunberg), dobbiamo agire subito. Dobbiamo intervenire affinché tutti i provvedimenti necessari e concordati, in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, vengano varati subito.
La UIL ha dedicato la tessera di iscrizione di quest'anno proprio a questo tema, con la campagna Zero morti sul lavoro.
Il tema è conosciuto e analizzato. Non c'è più tempo e non ci sono più scuse. La vita delle persone va tutelata e messa al centro di un'azione comune.
Roma, 30 settembre 2021