Il discorso della Presidente Von Der Leyen è stato ambizioso, coraggioso, ma non ha offerto soluzioni concrete. In particolare, restano luci e ombre relativamente alla dimensione sociale.
Apprezziamo sia la volontà di intervenire contro elusione e paradisi fiscali sia la proposta di vietare la vendita in Europa di prodotti realizzati con il lavoro forzato sia l'annuncio di un'imminente apertura di una discussione sulla Governance economica. L' Europa, però, ha bisogno di passi concreti sul fronte dei diritti sociali e dei lavoratori, ma nel discorso della Presidente c'è stata poca chiarezza in merito al Pilastro Sociale. Da tempo rivendichiamo che questo strumento diventi vincolante e, peraltro, indicazioni di sostegno erano arrivate anche dal Presidente Draghi al Vertice Sociale di Porto. Chiediamo, dunque, che il Governo italiano sostenga questa posizione a Bruxelles. Perché alcune misure come quelle relative al Patto Stabilità, che ci auguriamo venga superato, debbono essere vincolanti, mentre quando si parla di diritti sociali non lo sono mai?
Sulle multinazionali, ad esempio, serve una scelta decisa per introdurre normative sulla responsabilità sociale e per recuperare risorse importanti da destinare al lavoro e alla sanità. Sono decenni che assistiamo inermi al ritorno di un capitalismo senza regole né morale, che precarizza le vite dei nostri giovani, riduce i diritti e alimenta forme inaccettabili di dumping. Gli USA stanno provando ad invertire questa tendenza aumentando la tassazione sui profitti, forse è arrivato il momento di aprire una discussione anche da noi. Vogliamo costruire e guardare con ottimismo a un futuro fatto di regole e diritti.