UNIONE EUROPEA  - Tiziana BOCCHI
Bocchi: “Salari adeguati per la parità tra lavoratori dei Paesi dell'Ue”
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24/05/2021  Sindacato.  

 

 

Sulla proposta di Direttiva relativa ai salari minimi adeguati nell'Unione Europea, oggi in occasione del webinar organizzato dall'Ufficio italiano del Parlamento europeo, abbiamo ribadito il nostro appoggio affinché il percorso intrapreso per aumentare i salari e combattere il lavoro povero vada avanti.


Sosteniamo la Direttiva al fine di aiutare tutti gli Stati a combattere il dumping salariale tra i Paesi dell'Unione Europea, di contrastare le delocalizzazioni selvagge e di rafforzare i relativi sistemi di Contrattazione collettiva.


Per la Uil i Contratti Collettivi Nazionali sottoscritti dai Sindacati maggiormente rappresentativi sono lo strumento essenziale per aumentare i salari nei diversi settori economici, nonché per migliorare le condizioni di lavoro e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, garantendo un'equa redistribuzione della ricchezza.


Il testo della proposta riflette un delicato equilibrio giuridico e politico-sindacale e non impone criteri stringenti. In particolare, Paesi come l'Italia, che non hanno un salario minimo definito per legge, ma hanno un buon sistema contrattuale che copre tutti i settori e i comparti produttivi, non saranno obbligati ad introdurlo.


Infine, concordiamo, come proposto dalla Direttiva, di porre maggiore attenzione alla tematica degli appalti pubblici. Emerge, infatti, la necessità di una maggiore coerenza con gli interventi a livello nazionale. Quello che si sta proponendo nel nostro Paese ci porta verso la direzione sbagliata: subappalto praticamente libero, ritorno del criterio del massimo ribasso e introduzione dell'appalto integrato, sono proposte che oltre a riportarci indietro di anni, hanno gravi ripercussioni sulle lavoratrici e sui lavoratori in termini di sfruttamento e di mancata sicurezza sul lavoro.

Uil, Tiziana Bocchi, Unione Europea, salari, lavoro, parità

Roma, 24 maggio 2021