Oggi si celebra la Giornata mondiale dell'acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, il cui obiettivo è quello di promuovere una gestione sostenibile delle risorse idriche e di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sull'importanza del bene più prezioso che abbiamo sulla Terra.
Evitando la retorica della celebrazione, vogliamo comunque ribadire quanto sia fondamentale promuovere buone pratiche per la sua conservazione e azioni politiche mirate, affinché questo bene venga tutelato e garantito. Riteniamo che l'accesso all'acqua, insieme alla salute umana sia un obiettivo fondamentale e, non a caso, la Uil sostiene da tempo la necessità di attuare politiche concrete per creare sistemi idrici sostenibili con investimenti strutturali, indirizzati alla sua manutenzione, depurazione, riciclo e al sostegno di nuove tecnologie. Purtroppo i dati che oggi fotografiamo nel nostro Paese sulle dispersioni idriche non sono affatto incoraggianti: circa il 37,3% dell'acqua immessa in rete va disperso e non è fruito dagli utenti finali, generando ripercussioni finanziarie e ambientali sempre più rilevanti, soprattutto se consideriamo i gravi episodi in continuo aumento legati al cambiamento climatico e alla siccità.
Non solo la società civile, ma anche molte attività economiche dipendono da questa risorsa - pensiamo all'agricoltura, ma anche ai settori del manifatturiero e dell'energia - e per queste ragioni ci auguriamo che il nuovo Governo cambi decisamente passo rispetto a questo tema, perché garantire l'accesso al bene acqua sarà imprescindibile anche in funzione dei crescenti trend di urbanizzazione che comporteranno un aumento rilevante della domanda energetica ed idrica.
L'accesso universale all'acqua potabile è un diritto inalienabile che dovrebbe essere garantito, un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della Terra, e per questo merita maggiore rispetto e protezione.
Roma, 22/03/2021
