LOTTA CAMBIAMENTI CLIMATICI  - Tiziana BOCCHI
Bocchi: il rientro degli USA nell'Accordo di Parigi è un atto di grande responsabilità
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21/01/2021  Ambiente.  

 

 

Le prime ore della presidenza Biden si pongono sulla linea del cambiamento, anche per quanto riguarda le tematiche ambientali.

Infatti, tra i primi provvedimenti esecutivi firmati dal neoeletto presidente USA, vi è anche quello per il rientro degli Stati Uniti nell'accordo sul Clima di Parigi, dopo che il suo predecessore Donald Trump ne aveva ratificato l'uscita lo scorso 4 novembre.

L' Accordo - ricordiamo - è stato adottato durante la Conferenza sul Clima (COP 21) tenutasi a Parigi nel 2015. Esso costituisce, di fatto, il primo patto universale e giuridicamente vincolante tramite il quale gli Stati aderenti - fra cui l'Italia - hanno stabilito di limitare il riscaldamento globale entro 1.5 °C, adottando inoltre misure capaci di rafforzare le singole nazioni nel contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici.

"La decisione di Joe Biden" - commenta la Segretaria Confederale Tiziana Bocchi - "costituisce un importante atto di responsabilità nei confronti della salvaguardia del Pianeta. Tornare nei termini dell'Accordo di Parigi significa anche ribadire la necessità di instaurare un nuovo modello economico basato sul concetto di circolarità e Giusta Transizione, così come sulla tutela dell'Ambiente e della Salute e sul sostegno all'occupazione". 

Anche l'Italia può e deve fare la sua parte e non può sprecare la grande opportunità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per superare la crisi pandemica e fronteggiare l’emergenza climatica, attraverso una accelerazione green fondata su un’azione climatica concreta, ambiziosa, in grado di colmare i ritardi del nostro Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Serve un nuovo cambio di passo fondato sulla sostenibilità e sulla Giusta Transizione, in coerenza con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, per azzerare le emissioni di gas serra e procedere verso un’economia decarbonizzata e rigenerativa.

"Come UIL" - conclude Tiziana Bocchi - "riteniamo sia fondamentale che tutti gli Stati lottino coesi per un mondo più pulito e sostenibile, attuando finalmente l'auspicata Giusta Transizione, e lavorando per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre che per la conservazione della dignità del lavoro stesso. Su questa strada, la decisione degli Stati Uniti non può che essere accolta con favore".