RIDERS  - Tiziana BOCCHI
Bocchi: per i ciclofattorini giusti ed equi diritti, a partire dal salario
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19/11/2020  Contrattazione.  

 


Consideriamo positivo l’incontro avvenuto ieri pomeriggio, con il Ministero del Lavoro, sulla vicenda riders. Il confronto, ancora interlocutorio, con tutte le Parti presenti al Tavolo, ha prodotto alcuni risultati di merito, tra i quali segnaliamo: l’istituzione di un Osservatorio nazionale di settore, come previsto dalla legge 128/2019, per monitorare il comparto e costituire un luogo comune di conoscenza, controllo e condivisione di dati e indicatori di questa attività; l’avvio di percorsi condivisi per addivenire alla sottoscrizione di un Protocollo che regolamenti le giuste tutele nel campo della salute e sicurezza, (seguendo la fattispecie dei Protocolli in materia, sottoscritti dalle Parti sociali e dal Governo a marzo ed ad aprile), e di un Accordo contro il caporalato che segua la buona prassi conclusa nel comune di Milano e in Lombardia, allo scopo di porre fine alle vergognose dinamiche che vedono i riders coinvolti in pratiche lavorative illegali che intaccano i diritti fondamentali.
 


Nell’attuale situazione del Paese, ricordiamo che i riders sono tra i lavoratori precari più esposti al rischio di contagio. La loro è stata definita un’attività essenziale, ma non è stata posta adeguata attenzione alla loro salute e sicurezza. In diversi casi è successo che dovessero ritirare i pasti e svolgere consegne senza guanti, mascherina, gel igienizzante per le mani e prodotti disinfettanti per lo zaino. O che dovessero aspettare il loro turno davanti ai locali senza poter rispettare le giuste distanze dai colleghi.
 


Le piattaforme digitali devono tutelare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori, indipendentemente dalla qualificazione giuridica del rapporto, adottando ogni misura idonea al fine di valutare, prevenire e ridurre i rischi.
 


È chiaro che, accanto a questi importanti obiettivi, lo scopo principale del tavolo però, rimane quello di giungere all’applicazione di tutele contrattuali per i ciclofattorini, in modo che vengano loro riconosciuti giusti ed equi diritti, a partire dal salario. Dobbiamo superare al più presto la logica del cottimo e costruire insieme un percorso che possa ridare dignità all’occupazione in questo settore. Saremo, quindi, molto impegnati nei prossimi giorni a lavorare per queste finalità, all’interno di sane relazioni industriali, e per riuscire a dare, alle nostre lavoratrici e ai nostri lavoratori, per il ruolo di rappresentanza che esercitiamo, risposte concrete in tempi relativamente rapidi.
 


Roma, 19 novembre 2020