ISTAT  - Ivana VERONESE
Veronese: misure efficaci e rapide per risollevare l'Italia
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11/09/2020  Occupazione.  

 

 

Tra ieri e oggi due diversi soggetti pubblici hanno pubblicato dei dati relativi alla situazione occupazionale nel II trimestre che confermano un’inevitabile preoccupazione e lanciano, ancora una volta, segnali di allarme.



Si tratta dei dati del Ministero del Lavoro sulle Comunicazioni Obbligatorie e dei dati ISTAT contenuti nella periodica indagine sul mercato del lavoro.



Siamo infatti in presenza, rispettivamente, di una perdita di 1,5 milioni di attivazioni di nuovi rapporti di lavoro (su cui pesa fortemente il mancato rinnovo di contratti a tempo determinato) e di una contrazione di 840 mila occupati.



Recuperare quanto si è perso sarà estremamente difficile per una macchina ferma da troppo tempo che fatica a rimettersi in moto. Soprattutto se chi è chiamato ad aggiustarla pensa di poterla far ripartire senza cambiare pezzi fondamentali del motore.



Non possiamo infatti continuare a pensare che l’Italia riparta senza ridare fiducia e speranze alle 8 Regioni del Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione è il doppio della media italiana e dove da troppi anni non si investe in infrastrutture e in politiche di sviluppo.



Così come non si può pensare a una crescita occupazionale senza risolvere il problema della maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro, affrontando alla radice i problemi che determinano il massiccio ricorso al part time e all’inattività lavorativa: se dovesse servire ricordare ancora una volta i numeri, sono infatti 2,7 milioni le donne che restano a casa per motivi familiari, a fronte di 123 mila uomini.



Occorre darsi da fare, tutti insieme, con misure efficaci e quanto più possibile rapide, per risollevare l’Italia da una situazione che gli indicatori di oggi mostrano fortemente sofferente, agendo anche grazie al sostanzioso ausilio delle risorse provenienti da Recovery Fund, MES e Sure.



Roma, 11 settembre 2020