PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: coinvolgere i sindacati nella definizione di una nuova Pubblica Amministrazione
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20/05/2020  Pubblico_Impiego.  

 

 

“Più, flessibile, dinamica, digitalizzata". Così la Ministra Dadone prefigura, in un’intervista, la nostra Pubblica Amministrazione e nel farlo auspica il mantenimento in smart working di circa il 30/40% dei dipendenti pubblici anche nel post-Covid. Un’impostazione che noi della UIL non possiamo che apprezzare, anche allorquando si sostiene di voler superare il “feticcio del cartellino”. Per noi si tratterebbe di un importante cambio di mentalità e di passo dopo anni e anni di campagne denigratorie contro i “furbetti” e ben pochi lucidi momenti lusinghieri e rispettosi nei confronti di lavoratori che giorno per giorno, con tutti i limiti delle risorse loro disponibili, garantiscono servizi pubblici essenziali a tutta la cittadinanza.

 

La Ministra parla di un nuovo modello di lavoro basato su “obiettivi” che perfettamente si presta al lavoro agile come già avviene in tante realtà del settore privato. Dal nostro canto, tuttavia, manifestiamo però l’ugual importanza di fissare in maniera condivisa e nella sede che deve essere quella naturale, ossia la contrattazione, regole precise e pari diritti tra chi lavora all’interno delle sedi delle amministrazioni e chi lo fa da remoto. La modernità dell’amministrazione deve passare anche, e soprattutto, da moderne relazioni sindacali che rendano le diverse modalità di smart working più tutelate, sicure e aderenti alle singole realtà ed esigenze della cittadinanza a cui si rivolgono.

 

Per quel che riguarda l’impellente digitalizzazione della P.A., ricordiamo alla Ministra che questa non può muovere solo dal pur urgente acquisto di adeguata dotazione tecnologica ma necessariamente anche da una sistemica, puntuale e approfondita formazione di tutto il personale dipendente.

 

Dice bene la Ministra quando sostiene che quest’emergenza ha portato “i nodi al pettine” e per questo la invitiamo fin da ora a coinvolgere le rappresentanze dei lavoratori nella definizione di un’augurata, ormai da anni, nuova Pubblica Amministrazione, più moderna, più digitale, più semplice, più vicina e riconoscente verso il suo motore: i lavoratori.

 

 

 

Roma, 20.05.2020