ARTIGIANATO  - Ivana VERONESE
Veronese e Sasso: “Il Fondo di Solidarietà dell’Artigianato parte con i pagamenti degli ammortizzatori”
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10/04/2020  Economia.  

 

 

Sull'artigianato per settimane siamo andati avanti con prese di posizione discutibili: “perché mai deve essere FSBA ad erogare l’ammortizzatore?”  e pretese anacronistiche: “non abbiamo mai pagato, pur essendo tenuti per contratto e per legge, perché mai dovremmo farlo ora?”. E resistenze e contestazioni e articoloni e dissertazioni. Con il rischio di vanificare le scelte di Governo e Parti sociali volte ad assicurare l’ammortizzatore sociale delle 9 settimane, velocemente alle lavoratrici e ai lavoratori di questo settore.

 

“Il tutto - fa notare Ivana Veronese Segretaria confederale UIL -in un settore economico come l’artigianato che, certo non meno di altri, sta patendo l’emergenza sanitaria, la chiusura di produzioni dove la prossimità è inevitabile e pertanto l’attività è sospesa (si pensi agli estetisti ed ai parrucchieri), le difficoltà produttive ed economiche tipiche di aziende di piccola dimensione.”

Poi, chiariti diversi passaggi grazie anche all’impegno diretto della Ministra Catalfo  tutto si è messo in moto. “E, una volta tanto, i lavoratori dipendenti del comparto artigianato arrivano prima di altri a vedere realizzati i loro diritti” chiosa la Veronese.

 

Infatti, acquisite 130.000 domande da parte delle imprese artigiane per mettere in protezione più di 500.000 lavoratori dipendenti, sono iniziati i pagamenti da parte del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato. In diverse regioni lo si fa direttamente al lavoratore (lavoratore che, se mai ci dovessero essere dei ritardi, può sempre rivolgersi alle banche per avere un anticipo di 1.400 €). In altre vengono corrisposte alle aziende le somme che queste devono mettere in busta paga (“al più presto possibile!” pretende la UIL).

 

“Al momento si fa conto di impiegare le risorse economiche accantonate negli anni dal Fondo (anche se parte di quelle somme vanno preservate per l’ordinaria attività di sostegno al reddito nelle situazione di crisi produttiva) e i 60 milioni di euro conferiti con decreto qualche giorno fa. Ma - evidenzia Mauro Sasso, Coordinatore della UIL Artigianato nonché amministratore di FSBA -molti più soldi serviranno per pagare gli ammortizzatori sociali a tanti lavoratrici e lavoratori per le 9 settimane previste e versare, in parallelo, i contributi previdenziali: chissà se basteranno due miliardi.”

 

E, non per nulla, il Fondo e le parti sociali costitutive, Associazioni Artigiane o Sindacati che siano, hanno cominciato a battere cassa al Ministero dell’Economia e del Lavoro. Servono tanti soldi e, soprattutto, servono subito.

Perché intanto, nell’artigianato, si è già cominciato a pagare gli ammortizzatori sociali.