CORONAVIRUS  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: “Accordo per la sicurezza dei dipendenti pubblici risultato importante per lavoratori e cittadini”
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04/04/2020  Salute.  

 

È stato sottoscritto, ieri, da CGIL, CISL e UIL e dal Dipartimento della Funzione Pubblica, il Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”. Un accordo significativo che si pone l’obiettivo di orientare uniformemente i comportamenti di tutte le Pubbliche Amministrazioni per gestire l’emergenza sanitaria in corso e garantire la salute di tutti i suoi dipendenti e di tutta la cittadinanza. L’intenzione è, in primo luogo, quella di limitare al minimo indispensabile la presenza negli uffici sia rafforzando il ricorso al lavoro agile e i servizi informatici o telefonici sia assicurando la massima sicurezza, attraverso la corretta fornitura di tutti i dispositivi di protezione prescritti, per tutti quei lavoratori che continuano a prestare sul luogo di lavoro le attività indifferibili ed essenziali per la continuità di servizi pubblici che non possono esser sospesi.
 
 
Con questo Protocollo le parti marcano l’urgenza di rimodulare l’organizzazione del lavoro e degli uffici prevedendo: piani di turnazione o rotazione dei dipendenti; appuntamenti cadenzati con i cittadini utenti e orari di ingresso e uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni; il contingentamento degli accessi agli spazi comuni, mense, aree di attesa, nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone; la massima garanzia, ai fini della prosecuzione dell’attività amministrativa, delle più opportune condizioni di salubrità, sicurezza, sanificazione e aerazione continua degli ambienti di lavoro.
 
 
Tanti poi gli aspetti a tutela della salute dei lavoratori e degli istituti normativi ed economici loro riconosciuti. Abbiamo stabilito che, laddove non sia possibile ricorrere alle forme di lavoro agile, le amministrazioni, fermo restando l’eventuale ricorso alle ferie pregresse maturate fino al 31 dicembre 2019, ai congedi o ad analoghi istituti qualora previsti dai CCNL vigenti, nonché, ove richiesto dai dipendenti, ai congedi parentali straordinari, possono ricorrere anche al collocamento in attività di formazione in remoto utilizzando pacchetti formativi individuati dal datore di lavoro. Importante anche l’impegno a uniformare le indicazioni delle singole amministrazioni sulla fruizione cumulata dei permessi legge 104/92 riconosciuti in via aggiuntiva in questo contesto emergenziale. In ultima istanza, peraltro, le amministrazioni possono ricorrere all’esenzione dal servizio riconoscendo comunque la retribuzione complessiva ai lavoratori costretti ad assentarsi per evenienze strettamente correlate all’eccezionalità della pandemia da Covid-19.
 
 
Altro elemento di rilievo riconosciuto è quello che, laddove si verifichi un caso di positività al COVID-19 di un dipendente o di eventuale cittadino/utente, si procederà alla chiusura dell’amministrazione coinvolta per almeno 24 ore per procedere alle necessarie operazioni di pulizia e sanificazione dei locali e poi, non meno importante, l’impegno a proteggere la riservatezza e la dignità del lavoratore eventualmente interessato da una misura preventiva del contagio.
Un protocollo, insomma, che tra le tante misure di prevenzione e tutela richiederà fin da subito un approfondito confronto e un serio monitoraggio periodico per l’applicazione dei suoi contenuti, finanche attraverso segnalazioni all’Ispettorato per la Funzione pubblica, la quale provvederà ad aggiornare le parti in maniera costante e continuativa sugli esiti delle segnalazioni ricevute.
 
 
Un passo importante per i nostri dipendenti pubblici. Lavoratori che stanno dimostrando giorno dopo giorno e, ora, settimana dopo settimana la loro responsabilità, professionalità e dignità e quindi proprio per questi motivi era fondamentale, con questa intesa, metterli nelle condizioni più adeguate per continuare a prestare, chi da casa e chi sul posto di lavoro, quei servizi essenziali a tutto il nostro Paese, mettendo al primo posto la salvaguardia del loro diritto alla salute.