DECRETO "CURA ITALIA"  - Ivana VERONESE
Veronese: misure del "Cura Italia" vanno nella direzione indicata dal Sindacato.
Le misure per il sostegno al reddito a confronto: l'analisi della UIL
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19/03/2020  Economia.  

 

 

COVID 19: LE MISURE PER IL SOSTEGNO AL REDDITO A CONFRONTO

 

 

Le misure che il Governo si appresta a varare per il sostegno al reddito vanno nella direzione indicata dal sindacato per quanto riguarda la flessibilità e la deroga della cassa integrazione, mentre non risponde appieno alle richieste la misura che riguarda il congedo parentale straordinario.

 

Abbiamo voluto mettere a confronto le varie misure per il sostegno al reddito per comprendere l’impatto sul reddito delle lavoratrici/lavoratori, prendendo in considerazione il reddito annuo lordo medio del lavoro dipendente (21.714 euro) e del reddito annuo lordo di una partita IVA (22.210 euro).

 

 

CASSA INTEGRAZIONE

 

È apprezzabile che si tutelino tutti i posti di lavoro attraverso la cassa integrazione, anche se lo stipendio, per le lavoratrici e i lavoratori che verranno posti in cassa a “zero ore” per un mese intero subisce una decurtazione, in alcuni casi, parzialmente “ristorata” dalla sospensione di mutui che mediamente vale una rata mensile di 550 euro. Su uno stipendio di 1.316 euro netti mensili, la decurtazione dovuta al ricorso alla cassa integrazione ammonta a 376 euro medi al mese: il sussidio percepito è pari a 940 euro netti.

 

 

CONGEDO PARENTALE STRAORDINARIO

 

Per una lavoratrice/lavoratore con figli minori di 12 anni, che sceglie di mettersi in congedo parentale straordinario per 15 giorni, la decurtazione ammonta a 412 euro, la retribuzione netta sarà di 904 euro, a cui bisogna sommare il premio per la presenza al lavoro (bonus presenza 100 euro), che in questo caso ammonta a 38 euro mensili (calcolato sui restanti giorni lavorati in azienda): dunque, la retribuzione netta ammonterà complessivamente a 942 euro. Con una differenza in negativo, rispetto allo stipendio pieno, di 374 euro.

 

Se però, il congedo venisse preso per l’intero mese, i restanti 15 giorni verrebbero considerati congedo non retribuito. Pertanto, in questo caso, la decurtazione complessiva sarebbe pari a 904 euro e lo stipendio percepito in questo caso sarebbe pari a 412 euro.

 

Paradossalmente converrebbe la cassa integrazione in quanto si guadagna di più del congedo parentale straordinario.

 

 

VOUCHER BABY-SITTING

 

Mentre una lavoratrice e lavoratore che non possono assentarsi dal posto del lavoro e usufruiranno del voucher baby-sitting di 600 euro avranno a disposizione un budget che copre per 60 ore mensili il servizio, ma avranno in busta paga 100 euro in più del premio per la presenza al lavoro.

 

 

PARTITE IVA

 

Infine una partita IVA avrà un’una tantum di 600 euro, ma avrà come “ristoro” oltre alla sospensione del mutuo e delle bollette, anche la sospensione del versamento dell’IVA (circa 310 euro mensili), e dei contributi previdenziali (474 euro medi mensili).

 

 

 

Marzo 2020