ISTAT  - Ivana VERONESE
Veronese: mercato del lavoro mostra ulteriori segnali di sofferenza
occupazione_large.jpg
03/03/2020  Occupazione.  

 

 

Il mercato del lavoro, già caratterizzato da uno stato di difficoltà, nel primo mese dell’anno in corso mostra ulteriori segnali di sofferenza.

 

A gennaio di quest’anno, infatti, i dati occupazionali registrano una flessione di 40 mila unità, rispetto a dicembre 2019, che interessa sia il lavoro subordinato che autonomo.

 

In tale contesto, la componente femminile è quella maggiormente colpita poiché, oltre a una riduzione del numero delle donne occupate, assistiamo anche a un aumento di coloro che sono alla ricerca di un lavoro, con un tasso di disoccupazione che arriva a coinvolgere 11 donne su 100 (rispetto all’8,7% degli uomini).

 

Critica anche l’ascesa del tasso di disoccupazione giovanile che torna a superare il 29%.

 

Su questo scenario già non rassicurante si sono abbattute le conseguenze economiche della “emergenza Coronavirus”: le misure emergenziali per la limitazione dei contagi hanno avuto un impatto diretto e indiretto sulle attività di produzione, sul commercio, sui servizi e sul turismo, non solo nelle cosiddette “zone rosse” ma in tutto il territorio nazionale. 

 

Per questa ragione, continuiamo il confronto con il Governo perché vengano predisposti strumenti adeguati: da una parte, per proteggere lavoratrici e lavoratori nell’immediato, attraverso ammortizzatori sociali che possano contare su maggiori risorse e su procedure semplificate, ma, dall’altra, anche sul piano degli investimenti. Non è, né sarà, sufficiente predisporre misure per contenere i danni. Infatti, se vogliamo evitare l’apertura di una nuova e profonda crisi economica, è necessario da subito rilanciare, con una cospicua iniezione di finanziamenti pubblici per contrastare i possibili effetti recessivi, la domanda interna stimolando l’economia.

 

 

 

Roma, 3 marzo 2020