I dati su ordinativi e fatturato sono una conferma dei timori che come UIL più volte abbiamo espresso nei momenti di confronto politico con l’esecutivo. La nostra economia, ormai eccessivamente dipendente dall'export, rischia di non poter reggere il rallentamento dell'economia mondiale soprattutto se questo rallentamento avviene in un momento di delicatissima transizione energetica e tecnologica.

Occorrono misure extra ordinarie sulla domanda interna da far crescere con un ambizioso piano di investimenti infrastrutturali e un intervento fiscale che detassi i redditi da lavoro e premi gli investimenti privati in innovazione tecnologica e accrescimento delle competenze dei lavoratori e delle lavoratrici.

Sono mesi che come Uil assistiamo al susseguirsi di confronti sulle diverse crisi aziendali senza che a queste sia mai data una soluzione strategica e d'insieme.