A gennaio di quest’anno la cassa integrazione segnala un aumento del 40,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, arrivando a sforare 21,3 milioni di ore autorizzate. La cassa integrazione straordinaria assorbe il 55,8% delle ore autorizzate e registra un ulteriore e forte aumento del 52,6%. Inoltre, nel mese sono state presentate nuove richieste di cassa integrazione ordinaria che segnalano un aumento del 31,4%.
Tra le macroaree, il Mezzogiorno registra il maggior incremento di ore autorizzate (+90,7%).
Accanto a questi dati, che fotografano uno stato di forte sofferenza del nostro sistema produttivo e di crescente preoccupazione per le lavoratrici e i lavoratori posti in cassa integrazione, occorre aggiungere l’ulteriore e negativo dato della crescita delle domande di Naspi che, nel 2019, raggiungono oltre 2 milioni, con un aumento dell’1,8% rispetto al 2018.
Il 42,2% delle domande sono state presentate dai disoccupati del Nord (in aumento del 2,9% rispetto al 2018), il 39% da chi ha perso il posto di lavoro nel Mezzogiorno (+0,5%) ed il 18,8% dalle persone in cerca di occupazione delle regioni del Centro (+2,1%).
Davanti a questi dati, il Governo deve rapidamente aprire il confronto con le Parti Sociali con l’obiettivo di fronteggiare le tante crisi industriali in atto. Devono partire velocemente gli investimenti, a cominciare dal Sud che soffre in maniera maggiore.
Allo stesso tempo bisogna creare le condizioni per un più efficace ed efficiente sistema di incontro domanda-offerta che dia speranze occupazionali a chi è in cerca di lavoro.
Urge lavoro, lavoro di qualità.
Roma, 20 febbraio 2020