ECONOMIA  - PierPaolo BOMBARDIERI
Manifestazione nazionale Uil a Roma il 29 novembre per chiedere modifiche a manovra
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11/11/2025  Sindacato.  

L’Esecutivo nazionale della Uil ha approvato, all’unanimità, la relazione del Segretario generale, PierPaolo Bombardieri, e ha deciso di dare continuità, nei prossimi giorni, alla mobilitazione già in atto sui territori e nelle categorie, con iniziative e assemblee nei luoghi di lavoro che culmineranno nella manifestazione nazionale a Roma sabato 29 novembre, con l’obiettivo di ottenere modifiche alla manovra economica varata dal Governo.

L’Esecutivo ha confermato il giudizio positivo in merito alla detassazione degli aumenti contrattuali, una richiesta sostenuta da tempo dalla Uil, espressamente avanzata al tavolo del confronto con il Governo e da quest’ultimo accolta con uno stanziamento complessivo di 2 miliardi sui 18 della manovra, comprensivi dei 600 milioni aggiuntivi per i contratti del pubblico impiego. Questo provvedimento è stato rivendicato per favorire la conclusione di alcuni rinnovi, ma soprattutto perché fosse ribadito il principio fondamentale del ruolo di democrazia economica e di redistribuzione della ricchezza svolto dalla contrattazione. Tuttavia, la Uil ritiene che questo sia stato un primo passo e che sia necessario innalzare a 40mila euro il tetto dei redditi ai quali si applica la detassazione degli aumenti contrattuali, estendere in modo generalizzato tale beneficio e applicarlo anche ai rinnovi già sottoscritti nel 2024.

La Uil, invece, ribadisce il proprio giudizio negativo sui capitoli relativi a pensioni, sanità e fisco, considerati inadeguati e incompleti.

In particolare, sono sbagliate le misure che peggiorano la condizione di chi deve andare in pensione e, pertanto, si chiede l’immediato riconoscimento dei lavori usuranti e il ripristino di Opzione Donna nella sua versione originaria. È necessario, inoltre, un confronto organico per una riforma strutturale della previdenza che garantisca flessibilità in uscita e si preoccupi di assicurare pensioni dignitose a tutti e, per il futuro, soprattutto ai giovani e alle donne, particolarmente penalizzati dalle attuali regole. Peraltro, oggi, sulle pensionate e sui pensionati grava un peso fiscale tra i più elevati in Europa che deve essere assolutamente ridimensionato.

Sul versante sanitario, si riconosce il segnale politico rappresentato dall’incremento di risorse, ma va sottolineata negativamente la mancanza di una programmazione pluriennale che sia in grado di riportare la spesa sanitaria almeno ai livelli della media europea, di valorizzare il personale e di intervenire sulle liste d’attesa, evitando che i cittadini continuino a rinunciare alle cure, come oggi accade sempre più frequentemente.

La Uil considera irricevibile la cartolarizzazione fiscale in quanto suscita nei cittadini l’idea che sia inutile pagare le tasse. Come del resto, è sbagliata l’estensione della flat tax per i redditi da lavoro autonomo, che crea disparità rispetto ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. È necessario, poi, che ogni beneficio fiscale alle imprese sia vincolato al rispetto dei contratti sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, delle tutele sociali e della sicurezza sul lavoro. Sul piano fiscale, quindi, si ribadisce la necessità di un sistema più progressivo e redistributivo, che riduca la pressione su lavoratori e pensionati, tassi maggiormente le successioni, gli extraprofitti e le rendite e contrasti l’evasione e l’elusione.

A tal proposito, consapevoli della necessità di reperire risorse per rendere realizzabili l’insieme delle rivendicazioni avanzate, l’Esecutivo nazionale della Uil ribadisce le proposte già espresse dal Segretario generale al tavolo di Palazzo Chigi. Il Governo, quindi, confermi, innanzitutto e senza indugio, la tassa sugli extraprofitti delle banche e, anzi, estenda questo provvedimento anche ai settori farmaceutico ed energetico dove, negli ultimi tempi si sono registrati enormi profitti grazie a particolari contingenze e vicende favorevoli solo a quegli specifici settori. Inoltre, la Uil propone di operare, per alcune tasse, un semplice allineamento alla media europea e, quindi, di innalzare la tassazione sia sui dividendi azionari, dal 26 al 31%, per un gettito ulteriore di circa 1 miliardo di euro, sia sull’Ires, dal 24 al 26%, per un’entrata aggiuntiva annua di circa 4,9 miliardi, sia sulle successioni, di valore superiore ai 100 milioni di euro, mediamente dal 2,4 al 6%, incamerando così ulteriori introiti.

Tutti questi interventi si stima che possano garantire un gettito di circa 10 miliardi complessivi, frutto di operazioni diffuse di equità e di efficienza economica, con cui si potrebbero realizzare tutte le misure suggerite, per perseguire obiettivi di giustizia sociale e di sviluppo.

Su tali basi, la Uil è pronta al confronto con il Governo, sostenendo queste richieste con la mobilitazione dei propri attivisti e degli iscritti, delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati.

Roma, 11 novembre 2025