Basta cordoglio, subito decisioni e fatti concreti. C’è enorme dolore e tanta rabbia per l’ennesima strage sul lavoro. Questa volta a Napoli, tre lavoratori, ancora una volta del settore dell’edilizia, non faranno più ritorno alle loro case e ai loro affetti. E sempre oggi, anche in provincia di Brescia, c’è stata un’altra vittima di un altro incidente.
Pensiamo a chi ha perso la vita, ma anche alle loro famiglie, a cui vogliamo assicurare la nostra vicinanza, e ci affidiamo alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’accertamento dei fatti. Ma non è più accettabile assistere inermi a queste morti che, spesso, sono dei veri e propri omicidi sul lavoro: ora basta, occorre istituire questo reato specifico e dare vita a una procura speciale. Non c’è più tempo, non si può più attendere. Servono norme più stringenti e severe, soprattutto nella gestione degli appalti, una maggiore attenzione alla prevenzione e alla formazione, più ispettori ed ispezioni.
Abbiamo fatto un primissimo passo con il governo, ma non basta assolutamente: si deve dare continuità a quel percorso che è stato soltanto appena avviato. Bisogna decidere e compiere atti concreti sui temi che, a quel tavolo, sono stati illustrati.
Per quel che ci riguarda, affronteremo la questione già a partire dal confronto con Confindustria del prossimo 30 luglio e ribadiremo le nostre richieste. Spetta, però, al governo e alla politica intervenire subito, una volta per tutte, con provvedimenti immediatamente operativi e non solo con le solite dichiarazioni che restano sulla carta, mentre le lavoratrici e i lavoratori continuano a morire.
Roma, 25 luglio 2025