Giornata mondiale del malato  - Silvana ROSETO
Roseto: Salute non subordinata a fredda ragioneria, ma centralità persona
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11/02/2016  | Salute.  

 

 

 

Dichiarazione di Silvana Roseto, Segretaria confederale Uil

 

 

Le politiche della salute dovrebbero porre sempre al centro la persona, il paziente, nella presa in carico delle sue problematiche, necessità ed attenzioni. Non fredda burocrazia o ragioneria, ma profonda umanizzazione nella presa in carico e nelle cure rispetto a questioni prioritarie di ogni cittadino e di ogni famiglia del nostro Paese. È questo lo spirito che ci auguriamo sia preso a modello non solo oggi, ma 365 giorni all’anno e per far sì che si verifichi servono non solo sporadiche iniziative di merito, ma uno straordinario investimento pubblico in primis nelle politiche di prevenzione, nella ricerca, nella continuità terapeutica e nella valorizzazione del personale che lavora nel sistema sanitario e di assistenza.

 

È confortante, sebbene ancora insufficiente, l’annuncio di ieri del Ministro Lorenzin di destinare ulteriori 1,5 miliardi di euro in più per il 2017 al Fondo Sanitario Nazionale. Ci auguriamo, tuttavia, che non resti un auspicio a microfoni accesi, ma che sia un’inversione di tendenza rispetto alla progressiva e costante compressione del finanziamento in sanità che ad oggi fa registrare una spesa pubblica annuale pro capite in Italia pari a 2268€ (a fronte dei 2593€ della media area Ocse) e una contrazione dello 0,4 % del PIL nazionale dal 2015 (6,9%) al 2019 (6,5%) secondo le previsioni del Def.

 

Ripartire dalla persona e dalla sua inclusione sociale è una priorità che deve legarsi alla giornata del malato. Il crescente impoverimento della popolazione nel combinato disposto con le criticità che si abbattono sul Servizio Sanitario Nazionale (costo ticket, liste d’attesa) rappresenta una barriera intollerabile, giacché nel nostro Paese un cittadino su dieci è costretto a rinunciare alle cure. Non ultimo, è di assoluta rilevanza l’accesso ai farmaci, a partire da quelli salva-vita, che diverse Regioni non coprono più.

 

Sono, in definitiva, molteplici le criticità che investono la salute dei cittadini e che devono essere affrontate con urgenza, visione e con rinnovato investimento pubblico come da noi richiesto con fermezza in ogni occasione. Se crediamo nel valore di una società più giusta, si riparta da qui.

 

 

 

Roma, 11 febbraio 2016