PUBBLICO IMPIEGO  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: basta schermaglie, avviare fasi conclusive dei contratti aperti
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01/02/2018  | Pubblico_Impiego.  

 

 

La Ragioneria dello Stato fotografa l´andamento dei livelli occupazionali del 2016 nella nostra P.A. Dalle tabelle si evince che i lavoratori della pubblica amministrazione sono diminuiti di 10mila unità. Questo dato, ad essere precisi, è il risultato della differenza tra i 30mila dipendenti in uscita e 20 mila, tutti ovviamente precari, in entrata, sempre nello stesso anno.

 

La Ragioneria dello Stato riporta, nuovamente, anche il progressivo invecchiamento (mediamente 50,34 anni) di quella stessa popolazione lavorativa. Tutti ovvi riflessi degli anni del blocco del turn over e dell’estensione dei requisiti anagrafici e contributivi di accesso alla pensione.

 

Una pagina del nostro Paese che finalmente, nel 2018, si avvia a conclusione attraverso i processi di stabilizzazione dei tanti precari della P.A. e con l’indizione di nuovi bandi di concorso che permetteranno quel ricambio generazionale fondamentale per il buon funzionamento delle nostre istituzioni.

 

La svolta è stata resa possibile grazie all’accordo del 30 novembre fra sindacati e governo, riaprendo dopo quasi 10 anni di stallo le porte della P.A. L’obiettivo che abbiamo voluto perseguire, come Uil, è stato proprio quello di ribaltare i dati odierni per una P.A. più giovane e soprattutto non più precaria.

 

Anche la dinamica degli aumenti salariali che è pari a un incremento dello 0,079% dimostra la necessità immediata di concludere la stagione contrattuale. Non è più tempo di schermaglie, ma è ora che si avviino le fasi conclusivi di tutti e tre i contratti aperti.

 

 

Roma, 01.02.2018