SECONDO RAPPORTO UIL SU CIG  - Ivana VERONESE
Cig in calo rispetto al 2017 ma il nostro mercato del lavoro evidenzia fenomeni contrastanti
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06/04/2018  | Occupazione.  

 

 

Nel mese di febbraio, le ore autorizzate di cassa integrazione, pari a 23,2 milioni di ore, registrano un aumento del 34% rispetto al mese precedente, che ha interessato tutte le gestioni:Cassa integrazione ordinaria (41,3%), straordinaria (27,8%) e deroga (60,1%).

 

Dopo la flessione registrata negli ultimi 4 mesi, il dato congiunturale di febbraio mostra, quindi, una ripresa delle richieste di cassa integrazione nelle sue principali gestioni che desta preoccupazione, soprattutto perché si tratta di dati al netto delle prestazioni di integrazioni al reddito presenti nei Fondi di Solidarietà, a partire dal Fis.

 

Il raffronto effettuato sul cumulo di ore autorizzate nel I bimestre di quest’anno (40,5 milioni di ore) rispetto allo stesso periodo del 2017, sembra, viceversa, mostrare un complessivo rallentamento – osserva il Segretario Confederale UIL Guglielmo Loy - nell’utilizzo dello strumento di integrazione al reddito (-37,4%) che ci porta a valori sempre più vicini a quelli dell’anno 2008 (dove le ore ammontavano a 31,7 milioni). La media dei posti di lavoro salvaguardati dall’ammortizzatore sociale nei primi due mesi dell’anno ammonta, comunque, a 119 mila unità. Cifra che naturalmente è molto più significativa se calcolata sui beneficiari.

 

Il calo delle ore autorizzate, oltre a interessare tutte le gestioni, si manifesta anche nelle tre macro aree (-44% al Centro, -37,1% al Nord, -31,9% al Sud) ed è un fenomeno che interessa la quasi totalità delle realtà regionali a eccezione degli aumenti della Valle d’Aosta (97,2%), Basilicata (44,6%), Sardegna (35,5%), Provincia Autonoma di Trento (12,9%) e Marche (7,3%).

 

A livello provinciale - illustra Loy - l’incremento delle ore riguarda 33 realtà territoriali. Ai primi tre posti per maggiori aumenti troviamo Verbania (667,2%), Varese (580,5%) e Brindisi (168,7%).

 

Tra i principali settori produttivi, l’industria resta quello che assorbe il maggior numero di richieste nel bimestre (27,4 milioni di ore autorizzate), cui segue il commercio (7,7 milioni), l’edilizia (5,3 milioni) e l’artigianato (64 mila). E in tutti - sottolinea Loy -si manifesta la flessione di ore rispetto allo stesso periodo del 2017.

 

In attesa di sapere nel corso dell’anno come evolverà l’utilizzo della Cig, il  nostro mercato del lavoro evidenzia fenomeni contrastanti: da una parte la tendenza a una flessione della cassa integrazione,  che spingerebbe ad essere ottimisti, dall’altra, però, una crescita delle domande di disoccupazione che – conclude Loy - ci riconduce alla cruda realtà dell’alta presenza di un’occupazione “temporanea”, come testimoniano i dati dell’Osservatorio Inps sul precariato, in cui, nel 2017, il rapporto tra attivazioni a tempo determinato e indeterminato è stato, rispettivamente, di 3 a 1.

 

 

Roma, 6 aprile 2018