ISTAT  - Guglielmo Loy
Loy: lavoro come nel 2008, ma con meno qualità
Servono interventi concreti per sostenere il lavoro stabile
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31/01/2018  | Occupazione.  

 

 

Dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL

 

 

Rispetto al 2008, il 2017 ci consegna una media di 467 mila occupati dipendenti in più e 530 mila occupati indipendenti in meno. Una stima della UIL, questa che ci è resa possibile grazie ai dati degli indicatori del mercato del lavoro riferiti all’ultimo mese del 2017. Il confronto tra gli anni, purtroppo, non ci conforta dal punto di vista della “qualità” dei posti di lavoro creati. Siamo, infatti, in presenza di 2,7 milioni di occupati a termine, nello scorso anno, con un aumento di 443 mila unità rispetto al 2008, a fronte di un debolissimo incremento di 24 mila unità di occupati a tempo indeterminato con una media, nel 2017, che si chiude a 14.951 mila unità.

 

Aumentano di oltre 1,2 milioni le persone in cerca di occupazione (2,9 milioni nel 2017), dove la fascia maggiormente sofferente è quella tra i 35-49 anni che, con circa 1 milione di disoccupati, vedono tendenzialmente un incremento di 435 mila unità nello scorso anno.

 

Sul fronte degli inattivi ci conforta la flessione di circa 1 milione di unità tra i due anni presi a riferimento.

 

I dati, complessivamente, ci informano che la ripresa si sta concretizzando con un aumento dei posti di lavoro, che tornano ai livelli del 2008, ma con un’occupazione purtroppo ancora debole.

 

Riproponiamo, quindi, interventi concreti per sostenere il lavoro stabile anche attraverso un aumento del costo del lavoro per i contratti a termine e un sistema incentivante per le imprese che investono in buona occupazione.