PUBBLICO IMPIEGO  - Antonio FOCCILLO
Cgil Cisl Uil: esuberi società partecipate, grave pasticcio politico e sociale
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06/04/2018  | Pubblico_Impiego.  

 

 

COMUNICATO UNITARIO CGIL CISL UIL

“Bocce ferme” sulle società partecipate

 

 

I Segretari Confederali Vincenzo Colla (CGIL), Andrea Cuccello (CISL) e Antonio Foccillo (UIL) definiscono quello degli esuberi delle società partecipate: un grave pasticcio politico e sociale.

 

L´Anpal ha appena reso pubblico che vi sarebbero nel suo applicativo i nominativi di 563 lavoratori dichiarati eccedenti.

 

Non siamo in grado di sapere a cosa si riferiscono tali numeri, data la genericità del comunicato dell´Agenzia, ma è chiaro che ci troviamo di fronte ad un atto grave e soprattutto di dubbia legittimità in quanto in violazione della norma legislativa e di quanto contenuto nel Decreto del Ministro del lavoro che avrebbe dovuto definire le modalità di compilazione delle liste degli esuberi. Decreto, quest’ultimo, sul quale è mancato qualsiasi confronto con le OO.SS.

 

A seguito della riorganizzazione delle società a partecipazione pubblica (D.lgs. Madia 175/2016), le singole società avrebbero dovuto individuare gli eventuali esuberi comunicandoli non solo agli interessati, ma alle stesse OO.SS. per individuare tutte le soluzioni necessarie a una piena continuità occupazionale e contrattuale.

 

La tardiva pubblicazione del provvedimento da parte del Ministero del Lavoro, unitamente ai contenuti non rispondenti alle norme di legge, ha impedito qualsiasi confronto con le Organizzazioni Sindacali da parte delle singole società a partecipazione pubblica, che, violando tutte le misure necessarie per evitare i licenziamenti, hanno provveduto ad inviare ad Anpal i nominativi del personale in molti casi tenendo all’oscuro gli stessi lavoratori interessati.

 

Le note dell´Anpal dimostrano la confusione della situazione e i ritardi provocati.

 

Confusione e ritardi che si sono susseguiti nel corso del tempo per i corto circuiti creati dalla tardiva uscita del DM e poi tra tutti i soggetti che a vario titolo hanno responsabilità gestionali su questa complicata materia che avrebbe avuto la necessità di una vera e propria cabina di regia a livello nazionale e locale che CGIL CISL UIL avevano richiesto sin dall’inizio e che continuano a chiedere e che nei fatti hanno determinato un contesto in aperta violazione della Legge.

 

In questo contesto, Anpal, senza alcun confronto, pure richiesto dalle OO.SS., ha reso pubblico il profilo che fin da principio ci ha visti più impegnati e preoccupati, ossia l’indicazione degli esuberi frutto dei processi di razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche.

 

CGIL CISL UIL ribadiscono la posizione già comunicata, con la quale si richiede il blocco di tutte le iniziative relative ai lavoratori già in atto, preannunciando che qualora venissero assunte iniziative da parte di ANPAL o da parte delle singole società, queste sarebbero palesemente contrastanti con le norme di legge e con le tempistiche ed il sistema di relazioni sindacali previste dallo stesso DM Lavoro e non potranno che essere impugnate dal sindacato in difesa dell’occupazione.

 

La convergenza con le rappresentanze della Conferenza dei presidenti delle Regioni, ANCI e Upi del febbraio scorso, infatti, si basava sulla necessità di approfondire la situazione per individuare e proporre eventuali soluzioni normative al Governo ed al Parlamento.

 

 

Roma, 06.04.2018