I dati che il Ministro dell’interno ha presentato devono farci riflettere. Nei primi sei mesi di quest’anno si confermerebbe un leggero calo delle violenze nei confronti delle donne. A nostro avviso non sembra ci sia stata un’inversione di tendenza tale da farci tirare quel sospiro di sollievo che aneliamo da tempo perché i dati riguardano solo una parte dell’anno tutt’ora in corso.
La politica deve intervenire seguendo la regola delle 3 P della Convezione di Istanbul (Prevenzione, Punizione, Protezione). Nei Centri di Ascolto registriamo la quasi totale assenza di una programmazione preventiva. Si continua a dire che bisogna sconfiggere la violenza contro le donne ma questo lo si può fare solo con le azioni concrete . Le donne devono sentirsi protette quando denunciano i loro persecutori e devono vedere gli uomini violenti condannati. Abbiamo bisogno di questo nel nostro Paese e non possiamo attendere oltre. Ricordo che un Paese che non mette al centro della sua politica la violenza contro le donne è destinato a impoverirsi culturalmente, socialmente ed economicamente.