Venerdì al convegno sulla violenza organizzato dalla UIL FPL LOMBARDIA tenutosi a Milano, dove hanno partecipato numerose persone, si è parlato dei numeri sui femminicidi, della legislazione sui femminicidi, die centri di ascolto. I relatori sono stati di un livello scientifico, culturale, politico di rilievo. Ha chiuso i lavori il segretario generale della UILFPL Giovanni Torluccio.
La responsabile nazionale dei centri di ascolto nazionale, Alessandra Menelao, ha affermato che "i centri di ascolto si occupano delle azioni di buone prassi per prevenire e intervenire sulle azioni di violenza che ogni giorno vengono commesse nei confronti delle persone siano essi uomini che donne".
In effetti i numeri lo dimostrano. Ad oggi i centri di ascolto nel corso del 2013 hanno visto, ascoltato circa 500 persone. Di queste il 60% e costituito da donne e il 40 % da uomini. Di queste il 60% è costituito da donne. Le violenze denunciate sono state per la maggior parte il mobbing (72%), seguito dallo stalking (18%), e poi il benessere organizzativo (9%), e la violenza sessuale (1%).
Facendo nostre le parole di Kofi Hannan “Lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità” riteniamo che il lavoro che svolgono i centri di ascolto sia fondamentale perche secondo i nostri dati il 19% delle persone hanno subito pesanti e inquietanti atti persecutori e/o violenza sessuale. E’ un numero enorme.
Il lavoro dei punti di ascolto diventa importante perche attraverso l’ascolto della narrazione e della storia portata dalle vittime si possono costruire le strategie di contrasto e le modalità di intervento e di prevenzione specifiche.
