Immigrazione  - Guglielmo Loy
Sala e Bonino agli Stati generali dell'immigrazione. Il sindaco: «Basta leoni da tastiera»
Bonino: «Settemila sindaci rifiutano l'integrazione»
sala-e-bonino-big2345.jpg
20/11/2017  | Immigrazione.  

 

Nell'immagine Emma Bonino e Giuseppe Sala 

 

Il ministro Minniti ringrazia Milano con un videomessaggio. Contestazioni e critiche al governo. Bonino: "Settemila sindaci rifiutano l'integrazione". Il sindaco: "Bisogna uscire dal provincialismo politico"

 

di Zita Dazzi, www.repubblica.it

 

Non viene a Milano alla prima giornata degli Stati generali dell'immigrazione, il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ma manda un video messaggio che viene proiettato all'Anteo Palazzo del Cinema, fra le contestazioni. "In questi anni se l'Italia ha sviluppato una politica di accoglienza equilibrata, che tenesse conto dei diritti di chi viene accolto e di chi accoglie, lo ha potuto fare grazie alla collaborazione straordinaria della città di Milano. Per questo dico di vero cuore grazie a Milano", dice il ministro dallo schermo all'apertura dell'evento organizzato dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune.

 

L'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino durante il suo intervento molto applaudito non lesina critiche al governo per la questione degli accordi con la Libia per fermare gli sbarchi e per il mancato rispetto dei diritti umani nei campi di prigionia in quel Paese africano. Bordate anche contro il parlamento dall'assessore: "Basta balbettii sullo Ius soli - dice fra gli applausi della platea dove siede anche Emma Bonino - è indecente che questo tema non sia stato ancora affrontato. Sono vent'anni che aspettiamo una legge, il parlamento si dia una mossa al di là delle convenienze elettorali e delle alleanze politiche".

 

L'evento dal titolo "Milano Mondo - Migrazioni e coscienza dei territori" durerà quattro giorni, fino lunedì 20 novembre con incontri, dibattiti, iniziative di socialità e un grande workshop con 9 tavoli tematici in programma domani alla Statale e a cui si sono iscritte 960 persone. Minniti nel suo video ringrazia il sindaco Beppe Sala: "In quest'anno Milano ha svolto un ruolo importante, come aveva fatto negli anni passati - ha aggiunto il ministro - un ringraziamento di cuore va al sindaco Sala e all'assessore Majorino che con passione, intelligenza e cultura hanno affrontato questo tema. Unendo accoglienza e garanzie per la sicurezza dei singoli cittadini. In questa fase abbiamo affrontato una sfida importante in cui Milano ha dato il meglio di sé".

 

Ma quando parla il prefetto Mario Morcone, da anni ai vertici dell'apparato del Viminale fra i maggiori responsabili delle politiche italiane sull'immigrazione, non mancano i mugugni che salgono dalla platea soprattutto quando dice: "Sono stupefatto da queste polemiche sul mancato rispetto dei diritti umani in Libia oggi, come se negli anni passati fosse stato differente. Ce ne accorgiamo oggi?".

 

Su Minniti interviene anche Emma Bonino, che ringrazia Milano per il lavoro fatto durante la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare Ero Straniero, volta a superare la legge Bossi Fini: "Se non si cambia la legge Bossi-Fini è molto difficile integrare la gente. Il piano di accoglienza di Minniti riguarda 75mila persone già legali e non tocca l'esercito dei 500 mila irregolari, di cui nessuno si occupa. Infine un altro limite è che questo sistema dei piccoli gruppi, che funziona e funziona bene, è stato accettato più o meno da un migliaio di sindaci e gli altri 7 mila per vari motivi di sono rifiutate. È come in Europa in cui una serie di Paesi hanno semplicemente detto di no".

 

Milano invece ha fatto molto: dal 18 ottobre 2013, data di inizio del "sistema Milano di accoglienza", la città ha accolto 127.994 persone nelle strutture aperte sul territorio di cui 25.976 bambini insieme ai genitori. Fino al 2016 i transitanti rappresentavano la quasi totalità degli ospiti (98%). Oggi la quota dei richiedenti asilo si attesta intorno al 99%. Il quadro della presenza a Milano: 2.651 persone in strutture (Cas) convenzionate direttamente dalla prefettura; 975 in strutture (Cas) convenzionate dal Comune di Milano e finanziate da prefettura (di cui 45 minori stranieri non accompagnati); 422 persone nell'ambito del sistema Sprar per adulti; 762 minori stranieri non accompagnati di cui 732 in comunità educative e 30 in affido familiare; 300 accolte in "gratuità" o con altri fondi da alcuni enti del privato sociale; 850 sono in strutture per senza dimora convenzionate con il Comune.

 

Altri Comuni invece non hanno fatto la loro parte, come hanno sottolineato sia l'ex ministro degli Esteri Emma Bonino e lo stesso sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Sarebbe il caso che ci fossero dei meccanismi che incentivano o in qualche modo puniscono chi non fa la sua parte", ha aggiunto Sala, da tempo in polemica soprattutto con i sindaci leghisti che si oppongono all'accoglienza. "Il prefetto - ha detto il sindaco - mi ha detto che alcuni comuni che si erano opposti stanno cambiando idea, noi facciamo la nostra parte". Sul tema dell'immigrazione "bisogna uscire dal provincialismo politico e bisogna discutere con serietà. Non servono leoni da tastiera ma persone serie che si occupano di questo tema".