Immigrazione  - Guglielmo Loy
Continua il calo degli arrivi dalla Libia, nuove rotte da Tunisia e Marocco verso Sardegna e Spagna
Ma i migranti cercano nuovi percorsi
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17/10/2017  | Immigrazione.  

 

Dopo gli accordi con il governo libico, sostanziale diminuzione negli arrivi via mare. Ma i migranti cercano nuovi percorsi.

 

(di b. c.) Roma, 17 ottobre 2017. Alla data di ieri risultano sbarcati sulle coste italiane 109.685 persone, quasi il 25% in meno del 2016 alla stessa data (145.172). Il conteggio dei morti continua ad essere preoccupante ed ora sfiora quota 2.700 dal 1° gennaio di quest’anno. Si conferma dunque il progressivo calo che ha caratterizzato gli arrivi via mare da luglio scorso, dopo gli accordi raggiunti dal Governo italiano con le autorità libiche per il pattugliamento delle coste e la lotta ai trafficanti. Resta la preoccupazione sulle (gravi) condizioni di detenzione di migranti e profughi rinchiusi nei centri libici (si parla di decine di migliaia), su cui il Consiglio d’Europa ha recentemente chiesto notizie all’Italia, visti i ripetuti reportage giornalistici che denunciano violenze e stupri ai danni di donne, bambini e anziani.

 

Con il blocco delle rotte libiche, si sono aperte parallelamente due nuovi percorsi (in sostituzione): una rotta parte dalla Tunisia e cerca approdo alla vicina Sardegna; l’altra passa attraverso il Marocco e trova sbocco nelle enclave spagnole in terra marocchina delle città di Ceuta e Melilla, dove negli ultimi mesi gli arrivi sono più che triplicati. In pratica profughi e migranti dell’Africa Subsahariana avrebbero modificato il percorso verso l’Europa cercando di aggirare i controlli delle motovedette di Frontex e della stessa Libia.  Gli arrivi via mare    sono infatti crollati da 23.524 nel mese di giugno, agli 11.459 di luglio, ai 3.914 di agosto, 6.288 di settembre.

 

Nel mese di ottobre – alla data di ieri – erano arrivati 4.272 migranti. In termini di distribuzione sul nostro territorio, l’accoglienza vede al primo posto la Lombardia (14%), seguita da Lazio e Campania (entrambi 9%), Emilia Romagna e Sicilia (8%), Piemonte, Veneto, Toscana e Puglia (7%). In coda la Val d’Aosta con lo 0,2% delle persone ospitate. I porti maggiormente interessati agli arrivi sono, in ordine: Catania (in testa con 15.140 sbarcati quest’anno), Augusta, Pozzallo, Lampedusa, Reggio Calabria, Palermo, Trapani, Vibo Valentia, Salerno, Crotone, Messina e Cagliari. In coda Bari con 891 sbarcati. Le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco sono riportate nel quadro allegato.

 

tabellina18102017bI minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia sono oltre 65 mila dal 2014. Quest’anno la conta arriva a 14.070. Infine, sul piano delle ricollocazioni previste dalla Commissione Europea nel 2015 (160 mila in totale, di cui 40 mila dall’Italia), alla data del 6 ottobre  scorso, risultano ricollocati dal Belpaese ad altri Stati membri 10.120 profughi, altri 1.643 sono in attesa dell’accettazione dello Stato Membro UE individuato; 1.206 hanno l’istruttoria ancora avviata. Il totale registrato nella procedura arriva a circa 13 mila unità, di cui 4000 ancora da completare.