Immigrazione  - Guglielmo Loy
Immigrati, i contribuenti sono 2,3 milioni e versano 7,2 miliardi nelle casse dello Stato
Il gettito degli italiani invece è diminuito
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27/03/2017  | Immigrazione.  

 

A fotografare l'impatto fiscale dell'immigrazione in Italia è l'ultimo studio della Fondazione Leone Moressa. Dal 2010 al 2016 l'Irpef degli stranieri è aumentato del 13,4%, mentre il gettito degli italiani è diminuito dell'1,6%.

 

di Vladimiro Polchi, www.repubblica.it

 

ROMA, 26 marzo 2017– In Lombardia superano ormai il mezzo milione. In Veneto ed Emilia-Romagna sorpassano i 250mila. Nel Lazio sono più di 230mila. Non si ferma la corsa dei contribuenti nati all’estero. Si ingrossa infatti l’esercito di immigrati che versa le tasse nel nostro Paese: sono 2,3 milioni, pari al 7,5% del totale, e pagano 7,2 miliardi di euro di Irpef, con un aumento del 6,4% in un anno. Non solo. Dal 2010 al 2016 l’Irpef degli stranieri è aumentato del 13,4%, mentre il gettito degli italiani è diminuito dell’1,6%. I 'campioni' restano romeni, albanesi e marocchini, che rappresentano le nazionalità più numerose, ma sono i contribuenti filippini, moldavi e indiani a segnare il record di crescita nell’ultimo anno.

 

I guadagni degli immigrati. A fotografare l’impatto fiscale dell’immigrazione in Italia è l’ultimo studio della Fondazione Leone Moressa . Dalle dichiarazioni dei redditi 2016, emerge il contributo dei “nuovi italiani” alle casse dello Stato. La prima differenza tra contribuenti italiani e stranieri emerge nelle classi di reddito. Tra i nati all’estero, oltre il 50% ha un reddito annuo inferiore a 10mila euro. Tra i nati in Italia questa componente si attesta invece sotto il 30%. Al contrario, meno del 2% dei nati all’estero dichiara redditi superiori a 50mila euro, mentre tra i nati in Italia questa componente supera il 5%.

 

Le tasse dei lavoratori stranieri. In Italia, nell’ultimo anno, i contribuenti nati all’estero che hanno versato l’imposta netta sono 2,3 milioni, pari al 7,5% del totale. L’Irpef complessivamente versata raggiunge i 7,2 miliardi di euro, pari al 4,6% del totale, con un aumento del 6,4% rispetto all’anno precedente. Nell’ultimo anno si comincerebbe dunque ad avvertire la ripresa economica, sia per gli italiani (+2,6% nel gettito Irpef) ma soprattutto per gli stranieri (+6,4%). Complessivamente, dal 2010 al 2016 l’Irpef dei migranti è aumentata del 13,4%, mentre il gettito degli italiani è diminuito (-1,6%).

 

Record in Lombardia. A livello nazionale, la regione con il maggior numero di contribuenti nati all’estero è la Lombardia (503mila), seguita da Veneto (262mila) ed Emilia Romagna (259mila). Includendo anche il Lazio, nelle prime 4 regioni si concentra oltre la metà dei 2,3 milioni di contribuenti stranieri presenti in Italia. La media pro-capite di imposta versata dai migranti è di 3.127 euro a contribuente a livello nazionale, con picco massimo in Lombardia (3.815) e minimo in Calabria (1.804). A Prato, nota per la forte presenza cinese, i contribuenti Irpef nati all’estero rappresentano il 17,4% del totale. Milano è la provincia dove l’Irpef media pro-capite è più alta (4.940 euro), «segno di una presenza straniera qualificata e integrata nel tessuto produttivo».

 

La “corsa” dei filippini. I nati in Romania rappresentano il 18,1% dei contribuenti nati all’estero. Seguono Albania (7,3%) e Marocco (5,2%). Le singole collettività  presentano poi dati molto diversificati: nell’ultimo anno gli aumenti più intensi nel volume Irpef si registrano tra filippini (+21,4%), moldavi (+15,9%) e indiani (+14,9%). Le Filippine presentano anche il più forte aumento nella media pro-capite (+9,9%).