Immigrazione  - Guglielmo Loy
Quanti sono, in tutto, gli stranieri in Italia?
I dati disponibili sono parziali e frammentati
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23/03/2017  | Immigrazione.  

 

lenius-loghino

 

di Fabio Colombo, http://www.lenius.it/

 

I dati disponibili sugli stranieri in Italia sono parziali e frammentati. Vengono riportati, in separata sede, gli immigrati residenti, i rifugiati, i richiedenti asilo, gli appena sbarcati, i migranti irregolari. Manca però un numero complessivo.

 

È una carenza che lascia spazio a obiezioni, incomprensioni, rilanci più o meno strumentali. Riporto i dati sugli immigrati residenti in Italia, e prontamente qualcuno obietta: “sì, ma quelli che arrivano a Lampedusa?”. Aggiorno i dati dei migranti in arrivo nell’anno in corso, ed è subito un “e quelli che sono già in Italia?”. Commento i dati sui rifugiati presenti in Italia, e subito si leva il coro: sì, ma i clandestini?

L’obiettivo di questo articolo è proprio questo: superare la parzialità dei dati disponibili per arrivare a un dato sugli stranieri in Italia che tenga conto di tutti. I regolari e gli irregolari, i rifugiati e i migranti economici, chi è in Italia da trent’anni e chi da due giorni. E lo diamo subito, questo numero. Gli stranieri in Italia sono, in tutto, circa 6 milioni. È un numero non preciso, perché è impossibile ottenere un numero preciso, ed è un numero che varia in base a quali dati si considerano e a come si interpretano. Ma è un numero credibile.

Stranieri in Italia: i regolari - Per costruire questo dato, partiamo dagli immigrati residenti in Italia, che sono 5.029.000 secondo gli ultimi dati Istat aggiornati al 1 gennaio 2017. Questo è un dato preciso, perché si contano le persone registrate alle anagrafi comunali che hanno una cittadinanza diversa da quella italiana.

 

Nel dato sono compresi tutti gli stranieri, incluse le persone provenienti da altri paesi dell’Unione Europea. Gli stranieri non comunitari, quelli che nell’immaginario collettivo sono percepiti come i “veri stranieri”, sono circa 3 milioni 500 mila.

 

Agli stranieri regolari residenti vanno aggiunti gli stranieri regolari ma non residenti, che hanno cioè un regolare permesso di soggiorno ma non sono iscritti all’anagrafe di nessun comune italiano. Secondo i calcoli del Ventiduesimo Rapporto sulle Migrazioni 2016 di Fondazione ISMU, si tratta di 410 mila persone (dato riferito al 1 gennaio 2016).

 

Gli stranieri regolari in Italia sono quindi circa 5,4 milioni. Si tratta della pattuglia di stranieri in Italia più stabile, ed è un dato che comprende anche i rifugiati, che sono una componente stabile della presenza di stranieri in Italia. Come abbiamo visto qui, i rifugiati sono 118 mila.

 

Ai 5,4 milioni sfuggono invece tre categorie di migranti: i richiedenti asilo, coloro che sono appena arrivati e non rientrano ancora nelle statistiche, e i migranti irregolari, volgarmente detti clandestini.

 

Stranieri in Italia: i richiedenti asilo

 

Il numero di richiedenti asilo presente in Italia è difficile da stabilire con certezza. Conosciamo le richieste di asilo annue, ma non quante di queste richieste di asilo siano state effettivamente evase (ci vuole un anno, in alcuni casi due). Non sappiamo quindi quante di queste richieste di asilo siano ancora tali, oppure si sono trasformate in qualcos’altro (rifugiati, per chi ha risposta positiva, o migranti irregolari, per chi ottiene risposta negativa). Un modo credibile per farsi un’idea dei richiedenti asilo presenti in Italia è considerare il numero di persone attualmente presente nel sistema di accoglienza dello Stato italiano, che include le persone ospitate nei diversi centri di accoglienza e nel sistema Sprar di accoglienza diffusa. Sono 174 mila, secondo i dati del Ministero dell’Interno aggiornati al 20 marzo 2017. Non tutti sono richiedenti asilo, alcuni sono già rifugiati (e rientrano dunque nelle statistiche fornite sopra), altri sono migranti irregolari, ospitati nei Cie in attesa di espulsione. Per la difficoltà di scorporare dai 174 mila chi appartiene a una categoria e chi a un’altra, facciamo finta che siano tutti richiedenti asilo.

 

Il dato è credibile se consideriamo che nel 2016 in Italia ci sono state 123 mila domande di asilo, altre 83 mila nel 2015, oltre alle circa 18 mila arrivate nel 2017 al 20 marzo.

 

In tutto circa 220 mila persone, ci cui è credibile che una parte sia già uscita dal sistema perché ha avuto un riscontro alla domanda oppure perché ha lasciato l’Italia di sua spontanea volontà.

 

Se sommiamo i 174 mila stranieri in Italia presenti nelle strutture di accoglienza ai 5,4 milioni di immigrati regolari presenti in Italia, siamo a circa 5,6 milioni di persone.

 

Stranieri in Italia: gli irregolari

 

Non è finita. Molti obietteranno: “già, ma i clandestini?”, ipotizzando spesso numeri sovrastimati di clandestini, o meglio di immigrati irregolari presenti in Italia.

 

In effetti si tratta del dato più difficile da ottenere. Naturalmente non c’è un registro degli immigrati irregolari, e non abbiamo quindi un numero ufficiale e certificato. Abbiamo solo stime.

 

Le stime più attendibili ed aggiornate sono quelle elaborate dalla Fondazione ISMU nel suo già citato Rapporto annuale sulle Migrazioni. L’ultimo dato disponibile, riferito al 1 gennaio 2016, parla di una stima di 435 mila immigrati irregolari presenti in Italia, l’8% degli stranieri regolari.

 

Stranieri in Italia: il totale

 

Eravamo rimasti a 5,6 milioni di stranieri in Italia, di cui 5 milioni di immigrati residenti, 400 mila regolari non residenti e circa 200 mila richiedenti asilo. Se a questo punto aggiungiamo i 435 mila irregolari otteniamo un dato di circa 6 milioni, il 10% della popolazione. Ci sono molti commenti che si possono fare a questo dato, che non è frutto di una ricerca scientifica mirata, ma di una raccolta di dati provenienti da fonti diverse e raccolti in tempi diversi. È frutto, certamente, di una progressiva stabilizzazione del fenomeno migratorio. Sempre più stranieri diventano italiani acquisendo la cittadinanza. Se dovessimo considerarli, il numero di stranieri residenti in Italia sfiorerebbe i 6 milioni, e quello totale i 7 milioni. Ma giustamente non li consideriamo, perché sono cittadini italiani. È frutto, quindi, ed è inevitabile che sia così, di una concezione dello straniero su cui vale sempre la pena interrogarsi, perché è decisiva su come ci relazioniamo ai fenomeni e alle persone. Non a caso la domanda “chi è lo straniero?” è una delle più affascinanti e ambigue su cui l’uomo si interroga da che ha la facoltà di interrogarsi.