Un'attenta regolazione annuale dei mercati e della concorrenza è un'operazione normativa importante e necessaria, in primo luogo per correggere le storture generate dal mercato stesso. A parere della UIL, tali provvedimenti devono avere come obiettivo la qualità del servizio, a partire da quello per i cittadini, ed il rafforzamento dei diritti e delle tutele dei lavoratori.

Il Ddl Concorrenza presenta luci e ombre, in via generale sono assenti solide clausole sociali, specialmente nell'intervento sui porti. Peraltro eliminando il divieto di cumulo di concessioni nei grandi porti si rischia di far sorgere concentrazioni di potere di mercato eccessive, negando così alla base lo spirito del decreto.

In materia di impianti idroelettrici, la UIL, nel dare un giudizio positivo sui nuovi criteri di trasparenza ed equità, resta molto scettica sul mantenere a livello regionale il controllo delle concessioni. Riteniamo infatti, così come per ogni questione afferente l'energia, che la guida debba essere in mano allo Stato centrale, per pianificare al meglio gli investimenti della transizione ecologica ed evitare particolarismi localistici.

In tema gare per il Trasporto Pubblico Locale, riteniamo che l'obiettivo debba essere la qualità del servizio, per cui riteniamo errato privilegiare sempre e solo la messa a gara senza prima definire clausole sociali, obiettivi, standard di servizio e parametri di finanziamento più efficienti.

Roma, 8 febbraio 2022