Non ci piace per nulla fare le Cassandre: tuttavia, sono mesi che denunciamo il rischio del decremento demografico e della fuga all’estero non solo di nostri concittadini, ma anche degli immigrati che, accortisi dell’impoverimento del nostro Paese, ora cercano nuove mete. Non c’è certezza del futuro, perché non c’è un’idea strutturata di sviluppo e, allora, in questa condizione, da un lato, non si fanno più figli e, dall’altro, si emigra.
Demografia ed economia sono molto più interconnesse di quanto si possa immaginare: la cosiddetta ripresa, dunque, purtroppo è solo sulla carta. Noi però non ci vogliamo rassegnare, vogliamo essere ottimisti e dare il contributo delle nostre idee per la crescita del Paese. Se il Governo ci ascoltasse, forse, qualche risultato positivo si vedrebbe.
Roma, 19 febbraio 2016